Il Fiore di Bach Agrimony secondo Mechthild Scheffer



1. FIORTE DI BACH AGRIMONY – IL FIORE DELL’ONESTA’
DALL’ARMONIA APPARENTE ALLA PACE INTERIORE

Nello stato Agrimony negativo si cerca di ignorare il lato oscuro della vita e di evitare le esperienze negative.

Se si telefona a qualcuno che ha appena perso un processo e gli si chiede:”come va?”, in condizioni normali si otterrà una risposta sconfortata.
Nella stessa situazione, invece, l’individuo caratterizzato da Agrimony risponde meccanicamente: “Benissimo, grazie”, e bisogna conoscerlo davvero a fondo per intuire dietro questa risposta la sua delusione. Infatti chi necessita di Agrimony mostra per principio all’ambiente che lo circonda un viso noncurante, amabile e sereno, ed è per questo che nella pratica non è facile riconoscere lo stato Agrimony negativo.
Chi ha bisogno di Agrimony è tormentato interiormente da ansie e timori; spesso si tratta di preoccupazioni materiali legate a malattie, perdite di denaro o difficoltà sul lavoro, eppure si farebbe tagliare la lingua piuttosto che parlarne con qualcuno, perché: “ quello che si ha dentro non riguarda nessun altro”. Un individuo caratterizzato da Agrimony cerca di non perdere mai la faccia, resta sempre imperturbabile e, come un attore in scena, fa “buon viso” al cattivo gioco che si svolge dietro le quinte.
Per natura i caratteri Agrimony provano una forte esigenza di armonia, e nello stesso tempo sono molto sensibili. I contrasti e le disarmonie che avvertono nel proprio ambiente li fanno soffrire al punto che talvolta, per amor di pace, si tirano indietro, o addirittura si sacrificano. Sono molto cordiali con il prossimo, nella speranza che gli altri ricambino questo atteggiamento, e sono molto apprezzati da amici e da colleghi, a tavola o al circolo sportivo, per l’atmosfera serena che sanno creare attorno a sé. 
Sono loro che danno il tono a ogni festa, e riescono a farsi apprezzare anche quando sono malati, perché minimizzano i loro problemi e rallegrano con i loro scherzi persino il personale sanitario.

 
Nello stato Agrimony si ha la tendenza a tormentarsi per i piccoli inconvenienti della vita quotidiana: per esempio la telefonata che ci si dimentica di fare, la lettera che non si è spedita, gli “insuccessi” sessuali. Molti caratteri Agrimony hanno piccoli vizi segreti.
Gli stati Agrimony insorgono molto presto nella vita di un individuo, per esempio in una situazione del genere: poniamo che si festeggi il terzo compleanno di un bambino, con le candeline accese e tanti regali. La mamma, il papà, la nonna, il nonno, zia Erika e zio Heinz, tutti, insomma, sono riuniti a tavola e spiano ogni reazione del bambino, ciascuno in attesa che mostri un particolare entusiasmo di fronte al proprio regalo. Il piccolo, che capta per telepatia tutte queste aspettative, cerca inconsciamente di accontentare tutti, anche se alcuni dei regali non gli piacciono affatto. L’importante è ridere sempre; a nessuno importa quello che prova dentro di sé.

I soggetti con una forte componente Agrimony sono piu’ orientati della media verso il livello esterno della personalità: non vogliono né sentire né manifestare all’esterno ciò che provano a livello interiore. La superficie deve apparire perfetta, anche se al di sotto regna il caos.

Viene da pensare all’antichissimo simbolo teatrale della “maschera che ride e piange”. Nello stato Agrimony ci si identifica con quella ridente, cercando di ignorare ostinatamente quella che piange. Anzi, si tenta di ingannare se stessi, oltre che gli altri, fingendo che l’altra non esista nemmeno. In altre parole si distorce la comunicazione fra il piano dell’intelletto e quello delle emozioni, e spesso tra i due livelli regna uno stato di guerra cronico.

Nello stato Agrimony positivo si riconosce la relatività di ogni problema e si riesce a raggiungere dentro di sé quello stadio di gioia radiosa che prima si cercava all’esterno. Quando si è onesti con se stessi e con gli altri, da buoni conoscenti si passa a diventare buoni amici, con i quali è possibile discutere anche dei propri problemi in modo aperto e insieme diplomatico.



 
Fonte: Il Grande libro dei Fiori di Bach
Autore: Mechthild Scheffer
http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_mechthild_scheffer.php?pn=5473

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