Casi trattati con i Fiori di Bach dal Dr. Edward Bach
Un ragazzino di 8 anni, asmatico dalla nascita, ai cui genitori era stato pronosticato che tale sarebbe rimasto per sempre. Era un bambino vivace, felice, pieno di vita e di interessi, che si sforzava di sorridere e di ridere persino durante i suoi tormentosi attacchi d'asma, mentre lottava per riuscire a respirare. Anche in questo caso il rimedio più adatto era Agrimony, che fu somministrato per tre mesi. Il bambino ebbe tre leggeri attacchi d'asma il primo mese, ma non ci furono altre ricadute, nè negli anni successivi
Una signora di circa quarant'anni soffriva di asma dall'infanzia, e ogni inverno passava circa quattro mesi a letto. Aveva subito moltissime iniezioni di adrenalina, sperimentando tutti i tipi di cura dell'asma senza risultati. Come molti casi di asma, soffriva di pertosse e di altri disturbi al torace; era tormentata dalla propria malattia. Ricevette la prima visita nel Dicembre 1930, e alla fine del Dicembre del 1931 Agrimony aveva completamente rimosso la malattia. Nell'inverno 1931 si ebbe una leggera ricaduta che fu facilmente controllata senza che la paziente tornasse a letto. Da allora non vi sono state più tracce della malattia.
Una ragazza di diciotto anni si era fatta rimuovere alcune grandi cisti dalla ghiandola della tiroide, nella schiena, sei mesi prima. Queste stavano tornando e le venne detto di aspettare fino a quando si fossero ingrandite abbastanza da rendere necessaria un'altra operazione, Era una ragazza minuta e gentile, del tipo che sogna a occhi aperti, con la testa tra le nuvole e per nulla interessata alla propria condizione. Clematis, dato tre volte al giorno per una settimana provocò il completo assorbimento delle cisti; fino a oggi, tre mesi dopo, non vi sono stati segni di ricadute, per cui non sono state necessarie altre dosi.
Una signora soffriva di reumatismi acuti da due anni, periodo di tempo passato tra casa di cura e ospedali. A prima vista le mani erano molto indolenzite e doloranti, mentre le caviglie erano grandi il doppio del normale: la paziente riusciva solo a camminare. Per di più c erano dolori alle spalle, al collo e alla schiena. La signora era di una gentilezza, una calma e un coraggio squisiti: sopportava la malattia con straordinaria forza e pazienza. Era chiaramente indicato Water Violet, che venne somministrato per due settimane provocando un netto, graduale miglioramento. eliminò. Poi subentrò un periodo di autocommiserazione, che Chicory Dopo quattro settimane la paziente era in grado di camminare per tre chilometri, ma si sentiva incerta e barcollante, per cui venne somministrato Scleranthus. Quindi segui un periodo di leggera impazienza, in cui ella desiderava tornare a fare ogni genere di cosa, il che indicava Impatiens. Dopo otto settimane la paziente riusciva a camminare per sei chilometri e a usare liberamente le mani senza provocare dolore, con l'eccezione di un leggero indolenzimento e di una traccia di rigonfiamento alla caviglia destra, era completamente guarita.
Una signora di circa quarant'anni soffriva da circa tre settimane di generici dolori all'addome; inoltre le ghiandole dell'inguine, delle ascelle e del collo si erano rapidamente ingrossate. All'esame furono scoperte grandi masse di ghiandole rigonfie all'addome, mentre l'esame del sangue era quello di un'acuta leucemia linfatica. Il quadro generale era chiaramente molto serio; la paziente comprese di avere un morbo maligno. Era terrorizzata e pensava segretamente al modo più facile di suicidarsi.Rock Rose venne somministrato per qualche giorno, provocando un'attenuazione del dolore addominale e diminuzione del dolore delle ghiandole. Poi l'atteggiamento della paziente cambiò, ella trasse coraggio dal miglioramento e l'angoscia cupa e il terrore della morte sparirono per lasciare posto a una leggera paura che tutto ciò fosse troppo bello per essere vero: quindi si diede Mimulus per quasi due settimane. Al termine di questo periodo la condizione della paziente era normale e da allora – sono passati sei mesi – è rimasta perfettamente in buona salute.
Un agricoltore soffriva di paralisi al collo che lo portavano a piegare in avanti la testa. Inoltre i muscoli degli occhi e della bocca si erano allentati. Era una persona dotata di forte, intensa volontà: avrebbe continuato come al solito il suo lavoro rifiutando per mesi di curarsi, Vervain ottenne una completa guarigione nell'arco di due settimane.
Una donna di 38 anni, direttrice di una casa d vacanze per ragazze, soffriva da un anno d catarro e di sordità; la difficoltà di udito ultimamente era peggiorata ed interferiva in modo negativo sul suo lavoro. Era una donna che parlava molto, eccessivamente ansiosa per l benessere delle persone a lei affidate, sempre preoccupata di dettagli poco importanti e sempre al lavoro. Chicory era il rimedio adatto e le fu somministrato ripetutamente nel dicembre 1930. Furono riscontrati significativi miglioramenti; nel febbraio 1931 riprese l'assunzione del rimedio e per la fine del mese la sordità e il catarro erano completamente spariti. La donna si sentiva anche molto soddisfatta dei cambiamenti avvenuti nella sua personalità: era più costante, più tranquilla, meno preoccupata e tesa e di conseguenza trovava il suo lavoro molto più facile e semplice.
Poco dopo la scoperta del rimedio Vervain, Bach fu chiamato presso un paziente che era scivolato, slogandosi malamente una caviglia. Alle ore 20 Bach visitò il paziente: la caviglia era molto gonfia, rigida e dolente. Si trattava di un uomo di 50 anni dalla corporatura robusta, molto impaziente, preoccupato del fatto che quell'incidente significasse perdere tre settimane di lavoro, cosa per lui molto seria dal punto di vista professionale. Aveva un carattere entusiasta che o portava ad essere nervoso e a lavorare troppo; la sua forte determinazione lo sosteneva anche quando in realtà avrebbe dovuto prendersi riposo. L'impazienza di quest'uomo indicava il rimedio Impatiens, mentre la sua tendenza all' surmenage associata all'intenso entusiasmo per il lavoro e a qualsiasi cosa si dedicasse, indicava Vervain. Bach aggiunse 2 o 3 gocce di ciascun rimedio a un recipiente pieno di acqua tiepida, vi immerse un panno e lo avvolse poi intorno caviglia; l'operazione fu ripetuta diverse volte, non appena la fascia si asciugava. Il giorno dopo il paziente fu in grado di ritornare al lavoro, alla sera già camminava normalmente e tu visto pestare il piede per terra dicendo: "Non era possibile che mi fossi slogato la caviglia!"
Un altro esempio, riguarda un uomo di 64 anni che, in seguito a un'influenza contratta 5 mesi prima, soffriva fino a star sveglio di notte di reumatismo cronico alla nuca e alle spalle, notevole rigidità, scricchiolamento delle articolazioni del collo. In realtà, soffriva da anni di veri e propri attacchi di reumatismi articolari. Quest'uomo aveva dedicato molti anni della sua vita al lavoro di chiesa, prendendosi cura dei poveri e degli ammalati e coltivava nell'animo grandi ideali sebbene tosse un po' rigido e di vedute ristrette. La sua impostazione mentale indicava Vervam come rimedio più adatto; ci fu infatti quasi immediatamente un marcato miglioramento e le sue condizioni si stabilizzarono all'inizio della terza settimana. Il paziente non soffrì di reumatismi per l'intero inverno.
Tra i malati che Bach trattò con il rimedio Clematis ci furono persone affette da asma, cisti e così via, ma in tutti i casi si riscontrava la stessa tipologia caratteriale: persone sognatrici, sonnolente e apatiche.
Una donna di 40 anni che soffriva da mesi per le conseguenze della malattia del sonno, dopo essere stata sottoposta a molte terapie era stata dichiarata incurabile: si trascinava per casa, inciampando e cadendo spesso, sforzandosi di svolgere qualche piccolo lavoro domestico e di cucinare, ma doveva poi sedersi e dormire a lungo; la donna aveva perso ogni interesse: i suoi occhi erano semichiusi, i suoi muscoli deboli e sciupati e non aveva appetito. Le sue condizioni indicavano Clematis e, in effetti, dopo quindici giorni di somministrazione la sua andatura divenne più sicura, aveva meno necessità di dormire, era in grado di sollevare le palpebre e di tenere gli occhi aperti per periodi più lunghi. Ma il cambiamento maggiore si notò nel suo atteggiamento: era felice, piena di speranze, rideva, sorrideva e incominciò persino a fare progetti su cosa avrebbe fatto quando sarebbe stata completamente guarita; inoltre, era molto riconoscente di questo suo miglioramento. La terapia fu ripetuta. Bach rivide questa paziente solo 3 mesi dopo, al ritorno da un suo viaggio alla ricerca di altri rimedi nell'Inghilterra meridionale e riscontrò un cambiamento notevole: la donna era allegra e felice, faceva i lavori domestici, persino il bucato settimanale e andava a fare la spesa a piedi al paese che era a un miglio di distanza; la donna gli raccontò anche di aver camminato senza alcuna fatica per un totale di sei miglia tra andata e ritorno, per partecipare alle funzioni religiose, nel villaggio vicino. Ad eccezione di una leggera insicurezza che la colpiva occasionalmente quando camminava, a donna si poteva considerare guarita.
C'è poi il caso di una ragazza di 18 anni alla quale circa 6 mesi prima, erano state asportate grosse cisti tiroidee, che ora si stavano riformando; per ripetere l'operazione occorreva attendere che le cisti fossero diventate sufficientemente grandi. Era una ragazza piccola, gentile, sognatrice, molto poco preoccupata per la sua condizione. Le fu prescritto di assumere Clematis tre volte al giorno per 15 giorni e il risultato fu che le cisti scomparvero completamente e da allora ( non vi fu più alcuna ricaduta.
Una donna di 36 anni sempre sofferente di asma. Sette anni prima aveva perso la sua bambina e lei continuava a sedersi ogni giorno davanti alla foto della figlia e a piangere; viveva con in un sogno, occupandosi poco o niente del resto della sua famiglia. Questo stato mentale indicava Clematis e infatti, dopo averne assunti 2 flaconi, la donna incominciò a ritrovare la gioia d vivere e ad interessarsi alla casa. Gli attacchi asmatici cessarono dopo il primo flacone e a distanza d 3 anni non era stata segnalata alcuna ricaduta. Quest'ultimo caso confermò a Bach la teoria che persone affette dalla stessa malattia potevano aver bisogno di diversi rimedi, perché diversa era la loro tipologia caratteriale: la paziente asmatica aveva bisogno di Clematis, mentre il bambino asmatico di nove anni aveva trovato giovamento con Agrimony; la prima era sonatrice e apatica, l'altro felice, allegro e attento, anche se erano afflitti dalla stessa malattia.
Un tipico esempio di Cerato fu il caso di una donna che soffriva da molti anni di una dermatite irritante e dolorosa che appariva periodicamente su tutto il corpo, il collo e la testa. Questa donna non aveva fiducia nelle proprie opinioni, chiedeva continuamente consiglio ai genitori e aveva di conseguenza abbandonato il suo lavoro per dedicarsi ad alcuni membri della famiglia. Questi attacchi d dermatite la riducevano quasi alla disperazione, per l'irritazione e la conseguente mancanza di sonno. Le fu somministrato Cerato e i risultati furono immediati: dopo una sola settimana decise di ritornare al lavoro e la dermatite scomparve. Nei sette anni successivi ebbe occasionalmente delle leggere ricadute che prontamente scomparvero con la somministrazione del rimedio, ma non soffri mai più di attacchi così gravi come quelli ai quali era abituata.
Bach utilizzò il rimedio Centaury numerose volte nel corso di quell'inverno: curò ad esempio una bambina di nove anni che da mesi soffriva di forti epistassi settimanali. Era una bambina di indole gentile, tranquilla e sempre preoccupata di compiacere gli altri. Bach visitò per la prima volta questa paziente durante un attacco, trovandola in uno stato preoccupante di anemia e debolezza: somministrando Centaury ogni mezz'ora, l'emorragia cessò. Continuando la terapia, la bambina riacquistò man mano colorito e forza. La settimana seguente ebbe un leggero sanguinamento da naso che però durò solo pochi minuti; poi questi episodi non si ripeterono più. Questo trattamento fu iniziato nel dicembre 1930 e tre anni dopo non solo erano migliorate le sue condizioni fisiche, ma anche il suo carattere: da bambina debole, oppressa e intimorita dai fratelli e dalle sorelle, si era trasformata in una ragazzina piena di vita e allegria, perfettamente inserita nell'ambiente familiare
Altro caso fu quello di un ragazzo d 22 anni che negli ultimi 12 mesi era diventato pallido, debole e sempre fiacco: i suoi muscoli erano molli ed egli temeva di affaticarsi troppo con qualsiasi lavoro un poi pesante. A causa del suo carattere gentile e volonteroso, si faceva facilmente sottomettere dagli altri. Inoltre gli fu riscontrata una piccola ernia inguinale. Gli fu prescritto Centaury tre volte al giorno, per 15 giorni e i cambiamenti furono straordinari: la sua salute, la sua energia e il suo colorito migliorarono e così pure il tono muscolare; l'operazione all'ernia non fu più necessaria e dopo soli 6 mesi, il ragazzo stava molto bene e riusciva persino a tener testa ai suoi compagni.
Una bambina di 11 anni, molto dolce e tranquilla, era ormai da quasi 2 anni pallida, fragile e sempre troppo stanca persino per giocare; i genitori avevano tentato di aiutarla facendole assumere, senza successo, tutti i normali ricostituenti. Le fu somministrato Centaury per circa 5 settimane e al termine di questo periodo la bambina aveva ripreso colorito, vitalità e si sentiva più energica di quanto non fosse mai stata.
Scleranthus, il rimedio per l'indecisione, fu utilizzato da Bach, quasi subito dopo averlo scoperto, per curare un pescatore che da diversi anni in autunno soffriva di attacchi di gastrite e di vomito così forti, da costringerlo a letto per circa due mesi. Il paziente era un tipico Scleranthus, molto indeciso e le sue condizioni variavano di giorno in giorno. Bach Io visitò la prima volta all'inizio dell'ottobre del 1930, quando gli attacchi erano appena iniziati ed erano molto forti. Gli somministrò Scleranthus ogni ora e dopo soli cinque giorni con grande sorpresa di tutti, il pescatore fu in grado di ritornare a lavorare sulla sua barca. Nonostante la guarigione ormai completa, gli fu prescritto di continuare la cura per altre 3 settimane. L'autunno seguente non ci furono ricadute. Nell'autunno di due anni dopo (1932) accusò dei leggeri sintomi, che scomparvero però rapidamente con la somministrazione di Scleranthus.
Un professionista di 55 anni soffriva periodicamente da alcuni anni d disturbi gastrici e nervosi. Era il classico tipo torturato dall'incapacità di capire cosa voleva veramente e di prendere decisioni. Dal punto di vista fisico, si notava la sua andatura a scatti e irregolare. Alla fine sprofondò in uno stato di profonda disperazione e decise di suicidarsi, ma persino in questa circostanza non fu capace d decidere se fosse meglio avvelenarsi o annegarsi. Fortunatamente questo paziente fu visto da Bach proprio al momento giusto. Gli fu prescritto d assumere Scleranthus ad intervalli di pochi minuti e nel giro di 2 ore il paziente divenne molto più controllato e calmo. La cura continuò ancora per alcuni giorni, ma poi fu evidente che non era necessario continuarla. Nel corso dei due anni successivi il paziente rimase in buona salute e il suo carattere migliorò notevolmente; qualche leggera ricaduta fu velocemente curata con la somministrazione del rimedio, ma il paziente non ebbe più attacchi gravi.
Una donna di trent'anni, soffriva di asma da lungo tempo, era appena uscita da un esaurimento nervoso, si sentiva depressa, senza speranza di guarire ed era anche molto spaventata dall'idea di non essere più in grado di lavorare e quindi di guadagnarsi da vivere. La disperazione indicava Gorse e la paura di perdere il lavoro Mimulus. La donna iniziò il trattamento il 22 aprile 1933 e dopo pochi giorni si cominciò a notare un leggero miglioramento generale e uno stato d'animo più positivo. Vennero di nuovo prescritti gli stessi rimedi e ci fu un ulteriore miglioramento: la donna aveva ripreso a lavorare, dormiva e mangiava bene, la respirazione era migliorata e non aveva più avuto attacchi asmatici gravi. Le sue condizioni non erano però stabili: un giorno si sentiva molto meglio, il giorno dopo ricadeva invece nella disperazione e perdeva interesse al lavoro. Così il 25 maggio le vennero somministrati Gorse, Scleranthus e Clematis - Scleranthus per l'instabilità e Clematis la mancanza di interesse - e questa prescrizione venne mantenuta fino alla fine di giugno, quando la donna si sentiva ormai molto meglio e non aveva attacchi asmatici da sei settimane. Nel dicembre del- lo stesso anno, la paziente soffrì di un altro attacco di asma e le fu somministrata la stessa prescrizione. Da allora le sue condizioni generali divennero buone e continuò a lavorare.
Una giovane donna di 22 anni soffriva molto di dolori e stanchezza alle estremità inferiori e la sua occupazione la costringeva a stare continuamente in piedi e in movimento per la casa. Era molto depressa e lavorava senza alcun interesse, perché sembrava che nulla riuscisse ad alleviarle il dolore. Assunse Gorse e Clematis e utilizzò gli stessi rimedi per dei pediluvi; in pochi giorni la situazione era molto migliorata e continuando la cura in breve il dolore scomparve del tutto e non ci furono altre ricadute.
Un uomo di 40 anni si sentiva a disagio a causa dì una brutta verruca sulla fronte. Era una persona molto gioviale ed era sesso circondato da amici con i quali parlava volentieri dei propri affari e della propria salute. Questo stato mentale indicava il rimedio Heather, che venne applicato come lozione. In tre settimane di trattamento la verruca era scomparsa completamente, senza lasciare segni o cicatrici sulla pelle.
Una signora di mezza età era soggetta a profondi attacchi di depressione che minavano la sua salute: dormiva male, non aveva appetito e perdeva rapidamente peso, nonostante facesse dì tutto per stare meglio e lottasse contro l'apatia e la depressione, cercando di dimenticare le difficoltà lavorative. Era tendenzialmente incline ad essere severa con se stessa è a concedersi pochi piaceri per via dei suoi rigidi principi. I suoi sforzi per guarire e la lotta per superare le difficoltà indicavano Oak; l'apatia e la perdita di interesse per la vita, gli attacchi di depressione, Clematis; la rigidità dei principi e la determinazione Rock Water. La signora fu estremamente contenta dei miglioramenti ottenuti con il primo flacone di rimedi. I momenti di depressione erano diminuiti e più facilmente superati; si sentiva più energica ed erano migliorati anche l'appetito e il sonno. La prescrizione venne ripetuta tre volte nei due mesi successivi e alla fine la donna poté dichiararsi guarita: era gioviale ed interessata al lavoro, l'appetito e il sonno erano normali e aveva iniziato persino a godere di quei semplici piaceri che si era fino allora negata.
Un'altra signora, più anziana, soffriva da tempo di tubercolosi ossea a entrambe le articolazioni dell'anca. C'erano poche speranze di miglioramento e le era stato detto di non provare neppure a stare seduta sul letto, poiché questo sforzo poteva avere serie conseguenze e causarle molto dolore. Questa anziana signora aveva un carattere felice, che le rendeva più facile sopportare la sofferenza, ma era anche un tiro molto attivo e instancabile e quindi la sua condizione di immobilità, la rendeva molto impaziente. L'apparente felicità nonostante la sofferenza e il tormento fisico indicavano Agrimony e Impatiens. Questi due rimedi furono somministrati all'inizio del mese di maggio del 1933 Dopo alcune dosi il grande dolore comincio ad attenuarsi e nel giro di tre settimane, durante le quali continuate le somministrazioni, i1 dolore era interamente scomparso. La donna incominciò a sentirsi più forte e i1 sollievo dal dolore le permise di riposare e di dormire Più avanti, ebbe una leggera ricaduta e il ritorno del dolore le causò grande scoraggiamento e depressione, perché ormai disperava di poter ottenere dei miglioramenti permanenti. Questo stato mentale depresso indicava Gorse, che le fu somministrato per due settimane, finché non si verificò il miglioramento: il forte dolore cessò e la donna si sentì forte abbastanza da poter stare seduta sul letto per periodi di tempo sempre più lunghi. La donna si sentì così incoraggiata dal miglioramento, che decise di voler guarire ad ogni costo e cominciò a combattere ogni pensiero deprimente. Le fu allora prescritto il rimedio Oak e la signora lo prese regolarmente per tre mesi finché nell'agosto 1933 migliorò al punto da riuscire a scendere dal letto e a camminare per la camera con l'aiuto delle stampelle. La terapia con Oak continuò fino al mese di ottobre, quando la donna fu in grado di percorrere piccoli di strada anche fuori casa. Fra mentalmente serena e felice e i momenti di sconforto erano ormai molto rari. Sfortunatamente, abbiamo perso le tracce di questa paziente, ma quando fu vista l'ultima volta, non era più un invalida estremamente sofferente e confinata alletto, ma un'anziana signora in grado di lavarsi e vestirsi da sola e anche di camminare - compatibilmente con le sue condizioni.
Un uomo traumatizzato da un bombardamento, non sopportava di stare in una stanza chiusa, sobbalzava al minimo rumore, ammutoliva e tremava dal terrore quando le automobili gli passavano vicino. Inoltre temeva di addormentarsi, perché ogni notte aveva incubi terribili dai quali si svegliava urlando e tremando in un bagno di sudore ed era sempre talmente agitato e preoccupato per qualcosa che non riusciva a definire, da temere di poter arrivare a compiere un gesto disperato. Fisicamente, soffriva di cattiva digestione, flatulenza e stitichezza con persistente mal di schiena. Gli fu prescritto Rock Rose per il terrore; Cherry Plum per il timore di commettere qualche gesto disperato; Aspen per la paura d qualcosa che non si conosce; Mimiilus per la paura della gente e dei rumori; Sweet Chestnut per l'angoscia mentale quasi insopportabile; Scleranthus per lo stato tale indeciso e incerto e Agrimony per la tensione senza posa. La settimana successiva l'uomo disse d sentirsi più calmo; aveva trascorso tre notti senza sognare e il mal di schiena era diminuito. La prescrizione fu ripetuta e il paziente tornò dopo un mese riferendo un grande miglioramento: aveva avuto un solo incubo in quel periodo, la sua digestione era migliorata, l'intestino era normale e, cosa più importante di tutte, aveva scoperto che riusciva a mangiare con gli altri alla mensa aziendale invece di dover stare da solo. Inoltre, si sentiva molto più sicuro di se, anche se i1 traffico e i rumori improvvisi lo disturbavano ancora. Furono scelti i rimedi Mimulus, Agrimony, Aspen, Honeysuckle e Larch. Honeysuckle fu ag- giunto in quanto il paziente era incline a soffermare troppo i propri pensieri sul passato e sui motivi della sua condizione; Larch invece era necessario per aiutarlo a riprendere fiducia in se stesso. Il paziente si ripresentò nuovamente dopo otto mesi, dicendo di sentirsi così bene da non ritenere necessaria una nuova somministrazione. Si era liberato completamente dalle sue paure e dai suoi terrori, dormiva bene e si sentiva felice e sereno come mai negli ultimi venti anni. L'uomo pensava quindi di essere ormai guarito ad eccezione di alcuni saltuari momenti di depressione accompagnati da leggeri disturbi digestivi. Questa volta gli vennero prescritti Scleranthus, Mimulus, Rock Water, Gentian e Mustard: Scleranthus per sostenere la raggiunta sicurezza; Mimulus per la paura di mangiare certi alimenti che potevano fargli male; Rock Water perché l'uomo era diventato una persona dai rigidi principi e con uno stile di vita molto severo; Gentian e Mustard per gli attacchi di depressione e di tristezza. Questa combinazione di rimedi fu somministrata per tre settimane e poi ad intervalli nel corso dei mesi successivi, dato che il paziente, nonostante affermasse di sentirsi bene, diceva di trarre conforto dal fatto di avere sempre un flacone di rimedi in casa.
Un altro uomo che era stato asfissiato dal gas durante la grande guerra, aveva ancora di tanto in tanto difficoltà di respirazione e soffriva anche di gravi attacchi di gastrite che lo intralciavano molto nella sua attività. Era una persona estremamente capace e dalle idee molto chiare, ma tendeva a essere piuttosto dominatore; queste caratteristiche indicavano Vine. Soffriva per la sua invalidità, maledicendo le circostanze che le avevano dato origine e perciò gli fu somministrato Willow; inoltre, dato che la maggior parte della sua conversazione concerneva gli eventi del passato, fu aggiunto il rimedio Honeysuckle. Durante gli attacchi di gastrite, l'uomo si spaventava, Miinulus; diventava indeciso, Scleranthus; soffriva di intensa depressione, Mustard. Questi sei rimedi furono somministrati per quattro settimane e il paziente migliorò sensibilmente, era ottimista e non più spaventato o depresso. Continuò la terapia per tutto l'inverno - stagione per lui critica - superandolo con pochi problemi. La terapia veniva naturalmente variata a seconda delle situazioni: una volta, ad esempio, era molto preoccupato perché temeva che la moglie fosse gravemente ammalata e di conseguenza ebbe un ritorno di sofferenza gastrica e difficoltà d respirazione. L'eccesso di preoccupazione per gli altri indicava il rimedio Red Chestnut, che fu prescritto insieme a Clematis, poiché aveva perso interesse nel lavoro, cadendo in uno stato apatia in cui pensava sempre e solo alla moglie. Un'altra volta invece, in seguito ad un intenso periodo di lavoro si sentiva talmente debole ed esausto da non avere più la forza di andare avanti, la sua mente era così stanca da non riuscire a smettere di pensare al lavoro e continuava ad elaborare incessantemente i vari problemi. Per il primo stato d'animo fu scelto Olive, per l'altro White Chestnut e con l'aiuto di questi due rimedi, egli ritrovò subito la forza e la pace mentale. Entro la fine dell'anno, l'uomo aveva completamente superato i suoi problemi e tornava solo di tanto in tanto per raffreddori, leggeri problemi reumatici alle gambe e cose simili.
Una donna soffriva da molti anni di ulcera varicosa ad entrambe le caviglie; ogni tanto le ulcere si chiudevano, ma poi si riformavano quasi subito. Le gambe ed i piedi erano gonfi e scoloriti e la donna lamentava anche un'irritazione continua, molto fastidiosa. Pur essendo ormai rassegnata alla sua condizione, aveva deciso di fare un ultimo tentativo con i rimedi floreali. Le fu prescritto di assumere per diverse settimane Gorse per la mancanza di speranza, Wild Rose per la rassegnazione e Agrimony per la tortura dell'irritazione. La paziente divenne un più ottimista e l'irritazione meno fastidiosa, ma il gonfiore permase e le ulcere non accennavano a chiudersi. La donna era molto infelice per le sue gambe che considerava non pulite e per questo stato mentale furono aggiunti alla prescrizione Crab Apple e Chicory, dato che era anche una persona che si preoccupava senza motivo per i figli e i problemi di casa. Nel giro di poche settimane l'ulcera destra si chiuse, ma il lato sinistro era ancora molto gonfio e scolorato e non mostrava segni di miglioramento. La paziente sembrava aver perso ogni interesse alla vita e ogni speranza di guarigione; la sua malattia l'aveva limitata e ostacolata nel realizzare ciò che desiderava e ora sembrava che non le interessasse nemmeno guarire. Questo stato indicava chiaramente il rimedio Wild Oat, che le fu somministrato da solo. I risultati furono quasi immediati e il miglioramento straordinario: la paziente riferì che l'ulcera sinistra stava diminuendo e spurgava meno, che il gonfiore e lo scoloramento erano diminuiti su entrambe le gambe e che l'irritazione era cessata. La somministrazione di Wild Oat proseguì per diverse settimane con miglioramento continuo finché entrambe le ulcere guarirono e rimase soltanto un leggero gonfiore intorno alle caviglie. Il miglioramento infine si stabilizzò.
Un giardiniere soffriva da diverse settimane di dermatite alle mani: la pelle era tagliata e rugosa con larghe zone piagate sui dorso e l'irritazione era quasi "insopportabile. Aveva provato diversi trattamenti ma senza benefici definitivi e stabili. Era un uomo felice, gioviale, pieno di energia, che rideva e cantava durante il lavoro, nascondendo i suoi problemi alla moglie e agli amici; tutto ciò indicava chiaramente Agrimony. A questo rimedio furono aggiunti anche Wliite Chestnut, perché l'uomo aveva il pensiero fisso di poter perdere il lavoro; Holly e Impatiens, perché sebbene cercasse di nasconderlo era impaziente ed irritabile; EIm perché era acutamente consapevole delle proprie responsabilità e a volte si domandava se ne fosse all'altezza. Questi cinque rimedi furono somministrati sia per bocca, sia come lozione esterna; il paziente non fu visitato per alcune settimane, finché un giorno tornò per raccontare che le sue mani erano completamente guarite: pochi giorni di somministrazione dei rimedi erano stati sufficienti per migliorare al punto di poter togliere le bende: lo stato di irritazione mentale e fisica era scomparso e la pelle delle mani era soffice, elastica e perfettamente normale. Non si verificarono ricadute.
Un operaio soffriva di dermatite su entrambe le mani da diversi anni. Quando fu visitato, le sue mani erano in uno stato pietoso: piagate e doloranti, con le unghie quasi distrutte e suppuranti e un'intensa irritazione. Gli stessi problemi erano presenti anche su alcune zone delle gambe. L'uomo era estremamente stanco per mancanza di sonno e ciò lo rendeva intollerante e nervoso verso la sua malattia e verso gli altri. Il fallimento delle molte terapie cui si era sottoposto nel corso degli anni lo aveva depresso e scoraggiato. Furono prescritti per bocca e come lozione i seguenti rimedi: Olive per l'esaurimento; Beech e HoIly per l'irritazione mentale e l'intolleranza; Crab Apple per purificare e Gentian per la depressione e lo scoraggiamento. L'uomo ritornò, ad intervalli, per tre mesi, mostrando un rapido miglioramento delle gambe e più graduale anche delle mani. La prescrizione variò a seconda dei suoi cambiamenti d'umore: una volta era pieno di autocommiserazione, con attacchi di intensa depressione e tristezza, che vennero curati con Chicory e Mustard. Dopo un leggero miglioramento cominciò invece a sentirsi disperato e senza alcun interesse per il suo lavoro: Gorse e Clematis lo aiutarono e lo ricondussero sulla strada della guarigione. Alla fine dei tre mesi le sue mani erano guarite e l'uomo dichiarava di sentirsi in buona salute e di buon umore come non mai.
Un ragazzo di dieci anni soffriva da due anni di attacchi periodici di orticaria sulla schiena, sui collo e sul petto. Fra un ragazzo gioviale, che non dava peso alla sua malattia sebbene - durante questi attacchi - lo sconforto e la sofferenza io tenessero sveglio e minassero la sua salute generale. Il suo temperamento indicava Agrimony, che fu somministrato sia per bocca, che come lozione e dopo alcuni giorni la situazione migliorò. Dopo due mesi, il ragazzo ebbe una leggera ricaduta, che però fu rapidamente curata con lo stesso rimedio e da allora, in cinque anni, non si verificarono altre malattie.
Un uomo di mezza età, piegato in due a causa dell'artrite reumatoide ad entrambe le anche, le ginocchia, le caviglie ed i polsi, era ormai rassegnato al suo stato: cercava di muoversi con l'aiuto delle stampelle, ma il dolore era continuo; le sue articolazioni erano malamente deformate, i muscoli atrofizzati e le condizioni generali di salute erano scarse. In più, soffriva di stitichezza e di emorroidi che lo irritavano incessantemente e spesso sanguinavano. Sebbene si muovesse con grande difficoltà, continuava a lavorare rimanendo in piedi molte ore al giorno e aveva tentato - con scarso successo - ogni possibile terapia. L'uomo aveva un carattere molto nervoso, era eccessivamente preoccupato del fatto che la famiglia e il lavoro potessero risentire della sua condizione e poiché si biasimava per la sua malattia, lavorava eccessivamente e questo lo indeboliva ulteriormente, causandogli nervosismo e malumore. Gli furono prescritti i seguenti rimedi: Gorse per aver perso le speranze di guarigione; Red Chestnut per l'apprensione; Pine per l'autobiasimo; Vervain per l'eccessivo sforzo; Centaury per la debolezza; Impatiens per l'impazienza e il nervosismo. L'uomo assunse questi cinque rimedi per un mese e fu soddisfatto dei risultati: soffriva meno e poteva camminare con più facilità. Cominciò così a sperare in un miglioramento definitivo, sebbene avesse momenti di depressione e di dubbio, per i quali gli furono aggiunti Gentian e Mustard; Larch fu aggiunto per la mancanza di fiducia. La sua attività richiedeva inoltre che viaggiasse spesso per il paese e così capitava che trascorresse molto tempo tra una visita e l'altra, ma i miglioramenti erano stabili e finalmente il paziente lasciò le stampelle, ormai in grado di percorrere tre miglia a piedi; l'uomo aveva recuperato la quasi completa estensione dell'anca ed era quindi in grado di stare diritto; il ginocchio sinistro era ancora dolorante e irrigidito e, sebbene i muscoli delle gambe fossero ancora deboli, i polsi erano praticamente normali e aveva anche riguadagnato peso. A quel punto però, l'uomo divenne impaziente per la fretta di guarire subito - indicazione per Impatiens - e provava continuamente nuove terapie, pomate e medicine tradizionali in aggiunta ai rimedi floreali, nonostante sapesse benissimo come tutti i trattamenti precedenti si fossero dimostrati inefficaci... l'indicazione del rimedio era Chestnut Bud. Ad un anno dalla prima somministrazione però, questo paziente era un altro uomo. Poteva camminare per cinque miglia senza stampelle per le strade di Londra; la stitichezza era scomparsa e le emorroidi raramente gli davano problemi; dormiva e mangiava bene; era più felice di quanto non fosse mai stato. Il ginocchio sinistro era leggermente rigido e dolorante e i muscoli delle gambe non avevano ancora raggiunto la normale tonicità, altrimenti sarebbe stato in grado di sostenere un intero giorno di lavoro senza alcuno sforzo.
Una giovane ragazza soffriva di continui, insistenti raffreddori che indebolivano il suo stato di salute generale, rendendo il lavoro quasi eccessivo per le sue forze, nonostante lei continuasse coraggiosamente ad eseguirlo. Dapprima le furono somministrati due o tre rimedi senza grandi risultati, poi le fu prescritto Hornbeam e dopo un solo flacone di questo rimedio, la sua salute migliorò notevolmente e il resto di quell'inverno e quello successivo trascorsero senza raffreddori.
Un uomo anziano che aveva avuto un improvviso attacco acuto sciatica cinque settimane prima, soffriva molto: non poteva camminare, né sedere o stare disteso senza dolore. Il trauma per l'attacco improvviso lo aveva reso nervoso ed il continuo dolore lo rendeva fortemente irritabile. Gli era stata prescritta una terapia che aveva alleviato i sintomi acuti, ma l'uomo soffriva ancora ai polpacci e alle cosce, peggiorava di notte e in posizione seduta.
Gli venne somministrato Star of Bethlehem per lo shock dell'attacco improvviso; Larch e Mimulus per ridargli e togliergli il timore che utilizzando le gambe, i dolori acuti sarebbero tornati; Impatiens e Vervain per lo stato d tensione e irritabilità. Entro una settimana dalla prima somministrazione, il dolore alla coscia era sparito e l'uomo trascorreva bene la notte, anche se lamentava ancora dolore al polpaccio e mancanza di forza nei muscoli. La cura fu continuata con Impatiens, Vervain, Mimulus e Larch, cui furono aggiunti Agrimony per calmare l'irrequietezza e Hornbeam per dargli forza. Dopo tre settimane di terapia, l'uomo stava perfettamente bene: dormiva e camminava normalmente e poteva anche guidare a lungo senza problemi.
Una ragazza diciottenne soffriva di attacchi epilettici dalla nascita: talvolta aveva due o tre attacchi alla settimana, altre volte invece trascorreva un intero mese senza problemi. Fisicamente stava bene, era forte e desiderava molto poter andare a lavorare, ma la madre pensava che questo non fosse un bene per lei e la teneva a casa a fare niente. La ragazza si sentiva frustrata, senza interessi senza fiducia in se stessa e questo peggiorava la sua situazione. Le furono somministrati Clematis, Scleranthus, Larch e Walnut per sette settimane e durante questo periodo, la ragazza ebbe tre attacchi, sempre al mattino presto, quando era ancora a letto. Clematis fu somministrato per lo stato di incoscienza durante gli attacchi e per la mancanza di interesse nella vita; Scleranthus per l'incertezza e la mancanza d equilibrio mentale; Larch per rafforzare la sua sicurezza e Walnut per le sue ambizioni frustrate. Il trattamento fu continuato per dieci mesi, nel corso dei quali le prescrizioni furono modificate a seconda degli stati d'animo: una volta fu aggiunto Centaury per aiutarla a superare le difficoltà a stare da sola; per alcune settimane le venne invece prescritto Wild Oat, come unico rimedio, per stimolare la sua voglia di vivere. Per cinque mesi non ebbe attacchi epilettici, poi ne ebbe uno leggero la mattina presto e questo la scoraggiò. Gentian e Honeysuckle furono aggiunti agli altri rimedi; Honeysuckle in particolare per aiutarla a dimenticare il passato e la giovane riprese subito speranza e fiducia. Il suo carattere divenne progressivamente più positivo e ottimista e finalmente decise di cercare un lavoro, sicura di esserne capace. La ragazza fu assunta come bambinaia per curare tre bambini in una città vicina e, come misura precauzionale, continuò ancora per un mese ad andare a Sotwell per la somministrazione dei rimedi.
Quando fu visitata l'ultima volta era trasformata: da ragazza debole, timida e piuttosto isterica, era diventata una giovane donna felice e fiduciosa e non aveva mai più avuto attacchi epilettici.
Fonte:
La Vita e le scoperte di Edward Bach
Le Opere Complete di Edward Bach
https://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_edward_bach.php?pn=5473
Una signora di circa quarant'anni soffriva di asma dall'infanzia, e ogni inverno passava circa quattro mesi a letto. Aveva subito moltissime iniezioni di adrenalina, sperimentando tutti i tipi di cura dell'asma senza risultati. Come molti casi di asma, soffriva di pertosse e di altri disturbi al torace; era tormentata dalla propria malattia. Ricevette la prima visita nel Dicembre 1930, e alla fine del Dicembre del 1931 Agrimony aveva completamente rimosso la malattia. Nell'inverno 1931 si ebbe una leggera ricaduta che fu facilmente controllata senza che la paziente tornasse a letto. Da allora non vi sono state più tracce della malattia.
Una ragazza di diciotto anni si era fatta rimuovere alcune grandi cisti dalla ghiandola della tiroide, nella schiena, sei mesi prima. Queste stavano tornando e le venne detto di aspettare fino a quando si fossero ingrandite abbastanza da rendere necessaria un'altra operazione, Era una ragazza minuta e gentile, del tipo che sogna a occhi aperti, con la testa tra le nuvole e per nulla interessata alla propria condizione. Clematis, dato tre volte al giorno per una settimana provocò il completo assorbimento delle cisti; fino a oggi, tre mesi dopo, non vi sono stati segni di ricadute, per cui non sono state necessarie altre dosi.
Una signora soffriva di reumatismi acuti da due anni, periodo di tempo passato tra casa di cura e ospedali. A prima vista le mani erano molto indolenzite e doloranti, mentre le caviglie erano grandi il doppio del normale: la paziente riusciva solo a camminare. Per di più c erano dolori alle spalle, al collo e alla schiena. La signora era di una gentilezza, una calma e un coraggio squisiti: sopportava la malattia con straordinaria forza e pazienza. Era chiaramente indicato Water Violet, che venne somministrato per due settimane provocando un netto, graduale miglioramento. eliminò. Poi subentrò un periodo di autocommiserazione, che Chicory Dopo quattro settimane la paziente era in grado di camminare per tre chilometri, ma si sentiva incerta e barcollante, per cui venne somministrato Scleranthus. Quindi segui un periodo di leggera impazienza, in cui ella desiderava tornare a fare ogni genere di cosa, il che indicava Impatiens. Dopo otto settimane la paziente riusciva a camminare per sei chilometri e a usare liberamente le mani senza provocare dolore, con l'eccezione di un leggero indolenzimento e di una traccia di rigonfiamento alla caviglia destra, era completamente guarita.
Una signora di circa quarant'anni soffriva da circa tre settimane di generici dolori all'addome; inoltre le ghiandole dell'inguine, delle ascelle e del collo si erano rapidamente ingrossate. All'esame furono scoperte grandi masse di ghiandole rigonfie all'addome, mentre l'esame del sangue era quello di un'acuta leucemia linfatica. Il quadro generale era chiaramente molto serio; la paziente comprese di avere un morbo maligno. Era terrorizzata e pensava segretamente al modo più facile di suicidarsi.Rock Rose venne somministrato per qualche giorno, provocando un'attenuazione del dolore addominale e diminuzione del dolore delle ghiandole. Poi l'atteggiamento della paziente cambiò, ella trasse coraggio dal miglioramento e l'angoscia cupa e il terrore della morte sparirono per lasciare posto a una leggera paura che tutto ciò fosse troppo bello per essere vero: quindi si diede Mimulus per quasi due settimane. Al termine di questo periodo la condizione della paziente era normale e da allora – sono passati sei mesi – è rimasta perfettamente in buona salute.
Un agricoltore soffriva di paralisi al collo che lo portavano a piegare in avanti la testa. Inoltre i muscoli degli occhi e della bocca si erano allentati. Era una persona dotata di forte, intensa volontà: avrebbe continuato come al solito il suo lavoro rifiutando per mesi di curarsi, Vervain ottenne una completa guarigione nell'arco di due settimane.
Una donna di 38 anni, direttrice di una casa d vacanze per ragazze, soffriva da un anno d catarro e di sordità; la difficoltà di udito ultimamente era peggiorata ed interferiva in modo negativo sul suo lavoro. Era una donna che parlava molto, eccessivamente ansiosa per l benessere delle persone a lei affidate, sempre preoccupata di dettagli poco importanti e sempre al lavoro. Chicory era il rimedio adatto e le fu somministrato ripetutamente nel dicembre 1930. Furono riscontrati significativi miglioramenti; nel febbraio 1931 riprese l'assunzione del rimedio e per la fine del mese la sordità e il catarro erano completamente spariti. La donna si sentiva anche molto soddisfatta dei cambiamenti avvenuti nella sua personalità: era più costante, più tranquilla, meno preoccupata e tesa e di conseguenza trovava il suo lavoro molto più facile e semplice.
Poco dopo la scoperta del rimedio Vervain, Bach fu chiamato presso un paziente che era scivolato, slogandosi malamente una caviglia. Alle ore 20 Bach visitò il paziente: la caviglia era molto gonfia, rigida e dolente. Si trattava di un uomo di 50 anni dalla corporatura robusta, molto impaziente, preoccupato del fatto che quell'incidente significasse perdere tre settimane di lavoro, cosa per lui molto seria dal punto di vista professionale. Aveva un carattere entusiasta che o portava ad essere nervoso e a lavorare troppo; la sua forte determinazione lo sosteneva anche quando in realtà avrebbe dovuto prendersi riposo. L'impazienza di quest'uomo indicava il rimedio Impatiens, mentre la sua tendenza all' surmenage associata all'intenso entusiasmo per il lavoro e a qualsiasi cosa si dedicasse, indicava Vervain. Bach aggiunse 2 o 3 gocce di ciascun rimedio a un recipiente pieno di acqua tiepida, vi immerse un panno e lo avvolse poi intorno caviglia; l'operazione fu ripetuta diverse volte, non appena la fascia si asciugava. Il giorno dopo il paziente fu in grado di ritornare al lavoro, alla sera già camminava normalmente e tu visto pestare il piede per terra dicendo: "Non era possibile che mi fossi slogato la caviglia!"
Un altro esempio, riguarda un uomo di 64 anni che, in seguito a un'influenza contratta 5 mesi prima, soffriva fino a star sveglio di notte di reumatismo cronico alla nuca e alle spalle, notevole rigidità, scricchiolamento delle articolazioni del collo. In realtà, soffriva da anni di veri e propri attacchi di reumatismi articolari. Quest'uomo aveva dedicato molti anni della sua vita al lavoro di chiesa, prendendosi cura dei poveri e degli ammalati e coltivava nell'animo grandi ideali sebbene tosse un po' rigido e di vedute ristrette. La sua impostazione mentale indicava Vervam come rimedio più adatto; ci fu infatti quasi immediatamente un marcato miglioramento e le sue condizioni si stabilizzarono all'inizio della terza settimana. Il paziente non soffrì di reumatismi per l'intero inverno.
Tra i malati che Bach trattò con il rimedio Clematis ci furono persone affette da asma, cisti e così via, ma in tutti i casi si riscontrava la stessa tipologia caratteriale: persone sognatrici, sonnolente e apatiche.
Una donna di 40 anni che soffriva da mesi per le conseguenze della malattia del sonno, dopo essere stata sottoposta a molte terapie era stata dichiarata incurabile: si trascinava per casa, inciampando e cadendo spesso, sforzandosi di svolgere qualche piccolo lavoro domestico e di cucinare, ma doveva poi sedersi e dormire a lungo; la donna aveva perso ogni interesse: i suoi occhi erano semichiusi, i suoi muscoli deboli e sciupati e non aveva appetito. Le sue condizioni indicavano Clematis e, in effetti, dopo quindici giorni di somministrazione la sua andatura divenne più sicura, aveva meno necessità di dormire, era in grado di sollevare le palpebre e di tenere gli occhi aperti per periodi più lunghi. Ma il cambiamento maggiore si notò nel suo atteggiamento: era felice, piena di speranze, rideva, sorrideva e incominciò persino a fare progetti su cosa avrebbe fatto quando sarebbe stata completamente guarita; inoltre, era molto riconoscente di questo suo miglioramento. La terapia fu ripetuta. Bach rivide questa paziente solo 3 mesi dopo, al ritorno da un suo viaggio alla ricerca di altri rimedi nell'Inghilterra meridionale e riscontrò un cambiamento notevole: la donna era allegra e felice, faceva i lavori domestici, persino il bucato settimanale e andava a fare la spesa a piedi al paese che era a un miglio di distanza; la donna gli raccontò anche di aver camminato senza alcuna fatica per un totale di sei miglia tra andata e ritorno, per partecipare alle funzioni religiose, nel villaggio vicino. Ad eccezione di una leggera insicurezza che la colpiva occasionalmente quando camminava, a donna si poteva considerare guarita.
C'è poi il caso di una ragazza di 18 anni alla quale circa 6 mesi prima, erano state asportate grosse cisti tiroidee, che ora si stavano riformando; per ripetere l'operazione occorreva attendere che le cisti fossero diventate sufficientemente grandi. Era una ragazza piccola, gentile, sognatrice, molto poco preoccupata per la sua condizione. Le fu prescritto di assumere Clematis tre volte al giorno per 15 giorni e il risultato fu che le cisti scomparvero completamente e da allora ( non vi fu più alcuna ricaduta.
Una donna di 36 anni sempre sofferente di asma. Sette anni prima aveva perso la sua bambina e lei continuava a sedersi ogni giorno davanti alla foto della figlia e a piangere; viveva con in un sogno, occupandosi poco o niente del resto della sua famiglia. Questo stato mentale indicava Clematis e infatti, dopo averne assunti 2 flaconi, la donna incominciò a ritrovare la gioia d vivere e ad interessarsi alla casa. Gli attacchi asmatici cessarono dopo il primo flacone e a distanza d 3 anni non era stata segnalata alcuna ricaduta. Quest'ultimo caso confermò a Bach la teoria che persone affette dalla stessa malattia potevano aver bisogno di diversi rimedi, perché diversa era la loro tipologia caratteriale: la paziente asmatica aveva bisogno di Clematis, mentre il bambino asmatico di nove anni aveva trovato giovamento con Agrimony; la prima era sonatrice e apatica, l'altro felice, allegro e attento, anche se erano afflitti dalla stessa malattia.
Un tipico esempio di Cerato fu il caso di una donna che soffriva da molti anni di una dermatite irritante e dolorosa che appariva periodicamente su tutto il corpo, il collo e la testa. Questa donna non aveva fiducia nelle proprie opinioni, chiedeva continuamente consiglio ai genitori e aveva di conseguenza abbandonato il suo lavoro per dedicarsi ad alcuni membri della famiglia. Questi attacchi d dermatite la riducevano quasi alla disperazione, per l'irritazione e la conseguente mancanza di sonno. Le fu somministrato Cerato e i risultati furono immediati: dopo una sola settimana decise di ritornare al lavoro e la dermatite scomparve. Nei sette anni successivi ebbe occasionalmente delle leggere ricadute che prontamente scomparvero con la somministrazione del rimedio, ma non soffri mai più di attacchi così gravi come quelli ai quali era abituata.
Bach utilizzò il rimedio Centaury numerose volte nel corso di quell'inverno: curò ad esempio una bambina di nove anni che da mesi soffriva di forti epistassi settimanali. Era una bambina di indole gentile, tranquilla e sempre preoccupata di compiacere gli altri. Bach visitò per la prima volta questa paziente durante un attacco, trovandola in uno stato preoccupante di anemia e debolezza: somministrando Centaury ogni mezz'ora, l'emorragia cessò. Continuando la terapia, la bambina riacquistò man mano colorito e forza. La settimana seguente ebbe un leggero sanguinamento da naso che però durò solo pochi minuti; poi questi episodi non si ripeterono più. Questo trattamento fu iniziato nel dicembre 1930 e tre anni dopo non solo erano migliorate le sue condizioni fisiche, ma anche il suo carattere: da bambina debole, oppressa e intimorita dai fratelli e dalle sorelle, si era trasformata in una ragazzina piena di vita e allegria, perfettamente inserita nell'ambiente familiare
Altro caso fu quello di un ragazzo d 22 anni che negli ultimi 12 mesi era diventato pallido, debole e sempre fiacco: i suoi muscoli erano molli ed egli temeva di affaticarsi troppo con qualsiasi lavoro un poi pesante. A causa del suo carattere gentile e volonteroso, si faceva facilmente sottomettere dagli altri. Inoltre gli fu riscontrata una piccola ernia inguinale. Gli fu prescritto Centaury tre volte al giorno, per 15 giorni e i cambiamenti furono straordinari: la sua salute, la sua energia e il suo colorito migliorarono e così pure il tono muscolare; l'operazione all'ernia non fu più necessaria e dopo soli 6 mesi, il ragazzo stava molto bene e riusciva persino a tener testa ai suoi compagni.
Una bambina di 11 anni, molto dolce e tranquilla, era ormai da quasi 2 anni pallida, fragile e sempre troppo stanca persino per giocare; i genitori avevano tentato di aiutarla facendole assumere, senza successo, tutti i normali ricostituenti. Le fu somministrato Centaury per circa 5 settimane e al termine di questo periodo la bambina aveva ripreso colorito, vitalità e si sentiva più energica di quanto non fosse mai stata.
Scleranthus, il rimedio per l'indecisione, fu utilizzato da Bach, quasi subito dopo averlo scoperto, per curare un pescatore che da diversi anni in autunno soffriva di attacchi di gastrite e di vomito così forti, da costringerlo a letto per circa due mesi. Il paziente era un tipico Scleranthus, molto indeciso e le sue condizioni variavano di giorno in giorno. Bach Io visitò la prima volta all'inizio dell'ottobre del 1930, quando gli attacchi erano appena iniziati ed erano molto forti. Gli somministrò Scleranthus ogni ora e dopo soli cinque giorni con grande sorpresa di tutti, il pescatore fu in grado di ritornare a lavorare sulla sua barca. Nonostante la guarigione ormai completa, gli fu prescritto di continuare la cura per altre 3 settimane. L'autunno seguente non ci furono ricadute. Nell'autunno di due anni dopo (1932) accusò dei leggeri sintomi, che scomparvero però rapidamente con la somministrazione di Scleranthus.
Un professionista di 55 anni soffriva periodicamente da alcuni anni d disturbi gastrici e nervosi. Era il classico tipo torturato dall'incapacità di capire cosa voleva veramente e di prendere decisioni. Dal punto di vista fisico, si notava la sua andatura a scatti e irregolare. Alla fine sprofondò in uno stato di profonda disperazione e decise di suicidarsi, ma persino in questa circostanza non fu capace d decidere se fosse meglio avvelenarsi o annegarsi. Fortunatamente questo paziente fu visto da Bach proprio al momento giusto. Gli fu prescritto d assumere Scleranthus ad intervalli di pochi minuti e nel giro di 2 ore il paziente divenne molto più controllato e calmo. La cura continuò ancora per alcuni giorni, ma poi fu evidente che non era necessario continuarla. Nel corso dei due anni successivi il paziente rimase in buona salute e il suo carattere migliorò notevolmente; qualche leggera ricaduta fu velocemente curata con la somministrazione del rimedio, ma il paziente non ebbe più attacchi gravi.
Una donna di trent'anni, soffriva di asma da lungo tempo, era appena uscita da un esaurimento nervoso, si sentiva depressa, senza speranza di guarire ed era anche molto spaventata dall'idea di non essere più in grado di lavorare e quindi di guadagnarsi da vivere. La disperazione indicava Gorse e la paura di perdere il lavoro Mimulus. La donna iniziò il trattamento il 22 aprile 1933 e dopo pochi giorni si cominciò a notare un leggero miglioramento generale e uno stato d'animo più positivo. Vennero di nuovo prescritti gli stessi rimedi e ci fu un ulteriore miglioramento: la donna aveva ripreso a lavorare, dormiva e mangiava bene, la respirazione era migliorata e non aveva più avuto attacchi asmatici gravi. Le sue condizioni non erano però stabili: un giorno si sentiva molto meglio, il giorno dopo ricadeva invece nella disperazione e perdeva interesse al lavoro. Così il 25 maggio le vennero somministrati Gorse, Scleranthus e Clematis - Scleranthus per l'instabilità e Clematis la mancanza di interesse - e questa prescrizione venne mantenuta fino alla fine di giugno, quando la donna si sentiva ormai molto meglio e non aveva attacchi asmatici da sei settimane. Nel dicembre del- lo stesso anno, la paziente soffrì di un altro attacco di asma e le fu somministrata la stessa prescrizione. Da allora le sue condizioni generali divennero buone e continuò a lavorare.
Una giovane donna di 22 anni soffriva molto di dolori e stanchezza alle estremità inferiori e la sua occupazione la costringeva a stare continuamente in piedi e in movimento per la casa. Era molto depressa e lavorava senza alcun interesse, perché sembrava che nulla riuscisse ad alleviarle il dolore. Assunse Gorse e Clematis e utilizzò gli stessi rimedi per dei pediluvi; in pochi giorni la situazione era molto migliorata e continuando la cura in breve il dolore scomparve del tutto e non ci furono altre ricadute.
Un uomo di 40 anni si sentiva a disagio a causa dì una brutta verruca sulla fronte. Era una persona molto gioviale ed era sesso circondato da amici con i quali parlava volentieri dei propri affari e della propria salute. Questo stato mentale indicava il rimedio Heather, che venne applicato come lozione. In tre settimane di trattamento la verruca era scomparsa completamente, senza lasciare segni o cicatrici sulla pelle.
Una signora di mezza età era soggetta a profondi attacchi di depressione che minavano la sua salute: dormiva male, non aveva appetito e perdeva rapidamente peso, nonostante facesse dì tutto per stare meglio e lottasse contro l'apatia e la depressione, cercando di dimenticare le difficoltà lavorative. Era tendenzialmente incline ad essere severa con se stessa è a concedersi pochi piaceri per via dei suoi rigidi principi. I suoi sforzi per guarire e la lotta per superare le difficoltà indicavano Oak; l'apatia e la perdita di interesse per la vita, gli attacchi di depressione, Clematis; la rigidità dei principi e la determinazione Rock Water. La signora fu estremamente contenta dei miglioramenti ottenuti con il primo flacone di rimedi. I momenti di depressione erano diminuiti e più facilmente superati; si sentiva più energica ed erano migliorati anche l'appetito e il sonno. La prescrizione venne ripetuta tre volte nei due mesi successivi e alla fine la donna poté dichiararsi guarita: era gioviale ed interessata al lavoro, l'appetito e il sonno erano normali e aveva iniziato persino a godere di quei semplici piaceri che si era fino allora negata.
Un'altra signora, più anziana, soffriva da tempo di tubercolosi ossea a entrambe le articolazioni dell'anca. C'erano poche speranze di miglioramento e le era stato detto di non provare neppure a stare seduta sul letto, poiché questo sforzo poteva avere serie conseguenze e causarle molto dolore. Questa anziana signora aveva un carattere felice, che le rendeva più facile sopportare la sofferenza, ma era anche un tiro molto attivo e instancabile e quindi la sua condizione di immobilità, la rendeva molto impaziente. L'apparente felicità nonostante la sofferenza e il tormento fisico indicavano Agrimony e Impatiens. Questi due rimedi furono somministrati all'inizio del mese di maggio del 1933 Dopo alcune dosi il grande dolore comincio ad attenuarsi e nel giro di tre settimane, durante le quali continuate le somministrazioni, i1 dolore era interamente scomparso. La donna incominciò a sentirsi più forte e i1 sollievo dal dolore le permise di riposare e di dormire Più avanti, ebbe una leggera ricaduta e il ritorno del dolore le causò grande scoraggiamento e depressione, perché ormai disperava di poter ottenere dei miglioramenti permanenti. Questo stato mentale depresso indicava Gorse, che le fu somministrato per due settimane, finché non si verificò il miglioramento: il forte dolore cessò e la donna si sentì forte abbastanza da poter stare seduta sul letto per periodi di tempo sempre più lunghi. La donna si sentì così incoraggiata dal miglioramento, che decise di voler guarire ad ogni costo e cominciò a combattere ogni pensiero deprimente. Le fu allora prescritto il rimedio Oak e la signora lo prese regolarmente per tre mesi finché nell'agosto 1933 migliorò al punto da riuscire a scendere dal letto e a camminare per la camera con l'aiuto delle stampelle. La terapia con Oak continuò fino al mese di ottobre, quando la donna fu in grado di percorrere piccoli di strada anche fuori casa. Fra mentalmente serena e felice e i momenti di sconforto erano ormai molto rari. Sfortunatamente, abbiamo perso le tracce di questa paziente, ma quando fu vista l'ultima volta, non era più un invalida estremamente sofferente e confinata alletto, ma un'anziana signora in grado di lavarsi e vestirsi da sola e anche di camminare - compatibilmente con le sue condizioni.
Un uomo traumatizzato da un bombardamento, non sopportava di stare in una stanza chiusa, sobbalzava al minimo rumore, ammutoliva e tremava dal terrore quando le automobili gli passavano vicino. Inoltre temeva di addormentarsi, perché ogni notte aveva incubi terribili dai quali si svegliava urlando e tremando in un bagno di sudore ed era sempre talmente agitato e preoccupato per qualcosa che non riusciva a definire, da temere di poter arrivare a compiere un gesto disperato. Fisicamente, soffriva di cattiva digestione, flatulenza e stitichezza con persistente mal di schiena. Gli fu prescritto Rock Rose per il terrore; Cherry Plum per il timore di commettere qualche gesto disperato; Aspen per la paura d qualcosa che non si conosce; Mimiilus per la paura della gente e dei rumori; Sweet Chestnut per l'angoscia mentale quasi insopportabile; Scleranthus per lo stato tale indeciso e incerto e Agrimony per la tensione senza posa. La settimana successiva l'uomo disse d sentirsi più calmo; aveva trascorso tre notti senza sognare e il mal di schiena era diminuito. La prescrizione fu ripetuta e il paziente tornò dopo un mese riferendo un grande miglioramento: aveva avuto un solo incubo in quel periodo, la sua digestione era migliorata, l'intestino era normale e, cosa più importante di tutte, aveva scoperto che riusciva a mangiare con gli altri alla mensa aziendale invece di dover stare da solo. Inoltre, si sentiva molto più sicuro di se, anche se i1 traffico e i rumori improvvisi lo disturbavano ancora. Furono scelti i rimedi Mimulus, Agrimony, Aspen, Honeysuckle e Larch. Honeysuckle fu ag- giunto in quanto il paziente era incline a soffermare troppo i propri pensieri sul passato e sui motivi della sua condizione; Larch invece era necessario per aiutarlo a riprendere fiducia in se stesso. Il paziente si ripresentò nuovamente dopo otto mesi, dicendo di sentirsi così bene da non ritenere necessaria una nuova somministrazione. Si era liberato completamente dalle sue paure e dai suoi terrori, dormiva bene e si sentiva felice e sereno come mai negli ultimi venti anni. L'uomo pensava quindi di essere ormai guarito ad eccezione di alcuni saltuari momenti di depressione accompagnati da leggeri disturbi digestivi. Questa volta gli vennero prescritti Scleranthus, Mimulus, Rock Water, Gentian e Mustard: Scleranthus per sostenere la raggiunta sicurezza; Mimulus per la paura di mangiare certi alimenti che potevano fargli male; Rock Water perché l'uomo era diventato una persona dai rigidi principi e con uno stile di vita molto severo; Gentian e Mustard per gli attacchi di depressione e di tristezza. Questa combinazione di rimedi fu somministrata per tre settimane e poi ad intervalli nel corso dei mesi successivi, dato che il paziente, nonostante affermasse di sentirsi bene, diceva di trarre conforto dal fatto di avere sempre un flacone di rimedi in casa.
Un altro uomo che era stato asfissiato dal gas durante la grande guerra, aveva ancora di tanto in tanto difficoltà di respirazione e soffriva anche di gravi attacchi di gastrite che lo intralciavano molto nella sua attività. Era una persona estremamente capace e dalle idee molto chiare, ma tendeva a essere piuttosto dominatore; queste caratteristiche indicavano Vine. Soffriva per la sua invalidità, maledicendo le circostanze che le avevano dato origine e perciò gli fu somministrato Willow; inoltre, dato che la maggior parte della sua conversazione concerneva gli eventi del passato, fu aggiunto il rimedio Honeysuckle. Durante gli attacchi di gastrite, l'uomo si spaventava, Miinulus; diventava indeciso, Scleranthus; soffriva di intensa depressione, Mustard. Questi sei rimedi furono somministrati per quattro settimane e il paziente migliorò sensibilmente, era ottimista e non più spaventato o depresso. Continuò la terapia per tutto l'inverno - stagione per lui critica - superandolo con pochi problemi. La terapia veniva naturalmente variata a seconda delle situazioni: una volta, ad esempio, era molto preoccupato perché temeva che la moglie fosse gravemente ammalata e di conseguenza ebbe un ritorno di sofferenza gastrica e difficoltà d respirazione. L'eccesso di preoccupazione per gli altri indicava il rimedio Red Chestnut, che fu prescritto insieme a Clematis, poiché aveva perso interesse nel lavoro, cadendo in uno stato apatia in cui pensava sempre e solo alla moglie. Un'altra volta invece, in seguito ad un intenso periodo di lavoro si sentiva talmente debole ed esausto da non avere più la forza di andare avanti, la sua mente era così stanca da non riuscire a smettere di pensare al lavoro e continuava ad elaborare incessantemente i vari problemi. Per il primo stato d'animo fu scelto Olive, per l'altro White Chestnut e con l'aiuto di questi due rimedi, egli ritrovò subito la forza e la pace mentale. Entro la fine dell'anno, l'uomo aveva completamente superato i suoi problemi e tornava solo di tanto in tanto per raffreddori, leggeri problemi reumatici alle gambe e cose simili.
Una donna soffriva da molti anni di ulcera varicosa ad entrambe le caviglie; ogni tanto le ulcere si chiudevano, ma poi si riformavano quasi subito. Le gambe ed i piedi erano gonfi e scoloriti e la donna lamentava anche un'irritazione continua, molto fastidiosa. Pur essendo ormai rassegnata alla sua condizione, aveva deciso di fare un ultimo tentativo con i rimedi floreali. Le fu prescritto di assumere per diverse settimane Gorse per la mancanza di speranza, Wild Rose per la rassegnazione e Agrimony per la tortura dell'irritazione. La paziente divenne un più ottimista e l'irritazione meno fastidiosa, ma il gonfiore permase e le ulcere non accennavano a chiudersi. La donna era molto infelice per le sue gambe che considerava non pulite e per questo stato mentale furono aggiunti alla prescrizione Crab Apple e Chicory, dato che era anche una persona che si preoccupava senza motivo per i figli e i problemi di casa. Nel giro di poche settimane l'ulcera destra si chiuse, ma il lato sinistro era ancora molto gonfio e scolorato e non mostrava segni di miglioramento. La paziente sembrava aver perso ogni interesse alla vita e ogni speranza di guarigione; la sua malattia l'aveva limitata e ostacolata nel realizzare ciò che desiderava e ora sembrava che non le interessasse nemmeno guarire. Questo stato indicava chiaramente il rimedio Wild Oat, che le fu somministrato da solo. I risultati furono quasi immediati e il miglioramento straordinario: la paziente riferì che l'ulcera sinistra stava diminuendo e spurgava meno, che il gonfiore e lo scoloramento erano diminuiti su entrambe le gambe e che l'irritazione era cessata. La somministrazione di Wild Oat proseguì per diverse settimane con miglioramento continuo finché entrambe le ulcere guarirono e rimase soltanto un leggero gonfiore intorno alle caviglie. Il miglioramento infine si stabilizzò.
Un giardiniere soffriva da diverse settimane di dermatite alle mani: la pelle era tagliata e rugosa con larghe zone piagate sui dorso e l'irritazione era quasi "insopportabile. Aveva provato diversi trattamenti ma senza benefici definitivi e stabili. Era un uomo felice, gioviale, pieno di energia, che rideva e cantava durante il lavoro, nascondendo i suoi problemi alla moglie e agli amici; tutto ciò indicava chiaramente Agrimony. A questo rimedio furono aggiunti anche Wliite Chestnut, perché l'uomo aveva il pensiero fisso di poter perdere il lavoro; Holly e Impatiens, perché sebbene cercasse di nasconderlo era impaziente ed irritabile; EIm perché era acutamente consapevole delle proprie responsabilità e a volte si domandava se ne fosse all'altezza. Questi cinque rimedi furono somministrati sia per bocca, sia come lozione esterna; il paziente non fu visitato per alcune settimane, finché un giorno tornò per raccontare che le sue mani erano completamente guarite: pochi giorni di somministrazione dei rimedi erano stati sufficienti per migliorare al punto di poter togliere le bende: lo stato di irritazione mentale e fisica era scomparso e la pelle delle mani era soffice, elastica e perfettamente normale. Non si verificarono ricadute.
Un operaio soffriva di dermatite su entrambe le mani da diversi anni. Quando fu visitato, le sue mani erano in uno stato pietoso: piagate e doloranti, con le unghie quasi distrutte e suppuranti e un'intensa irritazione. Gli stessi problemi erano presenti anche su alcune zone delle gambe. L'uomo era estremamente stanco per mancanza di sonno e ciò lo rendeva intollerante e nervoso verso la sua malattia e verso gli altri. Il fallimento delle molte terapie cui si era sottoposto nel corso degli anni lo aveva depresso e scoraggiato. Furono prescritti per bocca e come lozione i seguenti rimedi: Olive per l'esaurimento; Beech e HoIly per l'irritazione mentale e l'intolleranza; Crab Apple per purificare e Gentian per la depressione e lo scoraggiamento. L'uomo ritornò, ad intervalli, per tre mesi, mostrando un rapido miglioramento delle gambe e più graduale anche delle mani. La prescrizione variò a seconda dei suoi cambiamenti d'umore: una volta era pieno di autocommiserazione, con attacchi di intensa depressione e tristezza, che vennero curati con Chicory e Mustard. Dopo un leggero miglioramento cominciò invece a sentirsi disperato e senza alcun interesse per il suo lavoro: Gorse e Clematis lo aiutarono e lo ricondussero sulla strada della guarigione. Alla fine dei tre mesi le sue mani erano guarite e l'uomo dichiarava di sentirsi in buona salute e di buon umore come non mai.
Un ragazzo di dieci anni soffriva da due anni di attacchi periodici di orticaria sulla schiena, sui collo e sul petto. Fra un ragazzo gioviale, che non dava peso alla sua malattia sebbene - durante questi attacchi - lo sconforto e la sofferenza io tenessero sveglio e minassero la sua salute generale. Il suo temperamento indicava Agrimony, che fu somministrato sia per bocca, che come lozione e dopo alcuni giorni la situazione migliorò. Dopo due mesi, il ragazzo ebbe una leggera ricaduta, che però fu rapidamente curata con lo stesso rimedio e da allora, in cinque anni, non si verificarono altre malattie.
Un uomo di mezza età, piegato in due a causa dell'artrite reumatoide ad entrambe le anche, le ginocchia, le caviglie ed i polsi, era ormai rassegnato al suo stato: cercava di muoversi con l'aiuto delle stampelle, ma il dolore era continuo; le sue articolazioni erano malamente deformate, i muscoli atrofizzati e le condizioni generali di salute erano scarse. In più, soffriva di stitichezza e di emorroidi che lo irritavano incessantemente e spesso sanguinavano. Sebbene si muovesse con grande difficoltà, continuava a lavorare rimanendo in piedi molte ore al giorno e aveva tentato - con scarso successo - ogni possibile terapia. L'uomo aveva un carattere molto nervoso, era eccessivamente preoccupato del fatto che la famiglia e il lavoro potessero risentire della sua condizione e poiché si biasimava per la sua malattia, lavorava eccessivamente e questo lo indeboliva ulteriormente, causandogli nervosismo e malumore. Gli furono prescritti i seguenti rimedi: Gorse per aver perso le speranze di guarigione; Red Chestnut per l'apprensione; Pine per l'autobiasimo; Vervain per l'eccessivo sforzo; Centaury per la debolezza; Impatiens per l'impazienza e il nervosismo. L'uomo assunse questi cinque rimedi per un mese e fu soddisfatto dei risultati: soffriva meno e poteva camminare con più facilità. Cominciò così a sperare in un miglioramento definitivo, sebbene avesse momenti di depressione e di dubbio, per i quali gli furono aggiunti Gentian e Mustard; Larch fu aggiunto per la mancanza di fiducia. La sua attività richiedeva inoltre che viaggiasse spesso per il paese e così capitava che trascorresse molto tempo tra una visita e l'altra, ma i miglioramenti erano stabili e finalmente il paziente lasciò le stampelle, ormai in grado di percorrere tre miglia a piedi; l'uomo aveva recuperato la quasi completa estensione dell'anca ed era quindi in grado di stare diritto; il ginocchio sinistro era ancora dolorante e irrigidito e, sebbene i muscoli delle gambe fossero ancora deboli, i polsi erano praticamente normali e aveva anche riguadagnato peso. A quel punto però, l'uomo divenne impaziente per la fretta di guarire subito - indicazione per Impatiens - e provava continuamente nuove terapie, pomate e medicine tradizionali in aggiunta ai rimedi floreali, nonostante sapesse benissimo come tutti i trattamenti precedenti si fossero dimostrati inefficaci... l'indicazione del rimedio era Chestnut Bud. Ad un anno dalla prima somministrazione però, questo paziente era un altro uomo. Poteva camminare per cinque miglia senza stampelle per le strade di Londra; la stitichezza era scomparsa e le emorroidi raramente gli davano problemi; dormiva e mangiava bene; era più felice di quanto non fosse mai stato. Il ginocchio sinistro era leggermente rigido e dolorante e i muscoli delle gambe non avevano ancora raggiunto la normale tonicità, altrimenti sarebbe stato in grado di sostenere un intero giorno di lavoro senza alcuno sforzo.
Una giovane ragazza soffriva di continui, insistenti raffreddori che indebolivano il suo stato di salute generale, rendendo il lavoro quasi eccessivo per le sue forze, nonostante lei continuasse coraggiosamente ad eseguirlo. Dapprima le furono somministrati due o tre rimedi senza grandi risultati, poi le fu prescritto Hornbeam e dopo un solo flacone di questo rimedio, la sua salute migliorò notevolmente e il resto di quell'inverno e quello successivo trascorsero senza raffreddori.
Un uomo anziano che aveva avuto un improvviso attacco acuto sciatica cinque settimane prima, soffriva molto: non poteva camminare, né sedere o stare disteso senza dolore. Il trauma per l'attacco improvviso lo aveva reso nervoso ed il continuo dolore lo rendeva fortemente irritabile. Gli era stata prescritta una terapia che aveva alleviato i sintomi acuti, ma l'uomo soffriva ancora ai polpacci e alle cosce, peggiorava di notte e in posizione seduta.
Gli venne somministrato Star of Bethlehem per lo shock dell'attacco improvviso; Larch e Mimulus per ridargli e togliergli il timore che utilizzando le gambe, i dolori acuti sarebbero tornati; Impatiens e Vervain per lo stato d tensione e irritabilità. Entro una settimana dalla prima somministrazione, il dolore alla coscia era sparito e l'uomo trascorreva bene la notte, anche se lamentava ancora dolore al polpaccio e mancanza di forza nei muscoli. La cura fu continuata con Impatiens, Vervain, Mimulus e Larch, cui furono aggiunti Agrimony per calmare l'irrequietezza e Hornbeam per dargli forza. Dopo tre settimane di terapia, l'uomo stava perfettamente bene: dormiva e camminava normalmente e poteva anche guidare a lungo senza problemi.
Una ragazza diciottenne soffriva di attacchi epilettici dalla nascita: talvolta aveva due o tre attacchi alla settimana, altre volte invece trascorreva un intero mese senza problemi. Fisicamente stava bene, era forte e desiderava molto poter andare a lavorare, ma la madre pensava che questo non fosse un bene per lei e la teneva a casa a fare niente. La ragazza si sentiva frustrata, senza interessi senza fiducia in se stessa e questo peggiorava la sua situazione. Le furono somministrati Clematis, Scleranthus, Larch e Walnut per sette settimane e durante questo periodo, la ragazza ebbe tre attacchi, sempre al mattino presto, quando era ancora a letto. Clematis fu somministrato per lo stato di incoscienza durante gli attacchi e per la mancanza di interesse nella vita; Scleranthus per l'incertezza e la mancanza d equilibrio mentale; Larch per rafforzare la sua sicurezza e Walnut per le sue ambizioni frustrate. Il trattamento fu continuato per dieci mesi, nel corso dei quali le prescrizioni furono modificate a seconda degli stati d'animo: una volta fu aggiunto Centaury per aiutarla a superare le difficoltà a stare da sola; per alcune settimane le venne invece prescritto Wild Oat, come unico rimedio, per stimolare la sua voglia di vivere. Per cinque mesi non ebbe attacchi epilettici, poi ne ebbe uno leggero la mattina presto e questo la scoraggiò. Gentian e Honeysuckle furono aggiunti agli altri rimedi; Honeysuckle in particolare per aiutarla a dimenticare il passato e la giovane riprese subito speranza e fiducia. Il suo carattere divenne progressivamente più positivo e ottimista e finalmente decise di cercare un lavoro, sicura di esserne capace. La ragazza fu assunta come bambinaia per curare tre bambini in una città vicina e, come misura precauzionale, continuò ancora per un mese ad andare a Sotwell per la somministrazione dei rimedi.
Quando fu visitata l'ultima volta era trasformata: da ragazza debole, timida e piuttosto isterica, era diventata una giovane donna felice e fiduciosa e non aveva mai più avuto attacchi epilettici.
Fonte:
La Vita e le scoperte di Edward Bach
Le Opere Complete di Edward Bach
https://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_edward_bach.php?pn=5473