Perché i Fiori
Una domanda che viene spontanea pensare è perché si usa il Fiore e non tutta la pianta o parti di essa.. Bach, intuì che il Fiore custodiva un dono meraviglioso, in esso era racchiuso tutto il potenziale energetico della pianta e scoprì che poteva essere estratto, racchiuso e conservato in un liquido, Bach comprese che le radici, il fusto e le foglie esprimono la parte materiale della pianta, quella manifesta,mentre il seme contiene dentro di sé tutte le caratteristiche non ancora espresse di quella pianta, permettendo una sua riproduzione. l Fiore è il ponte, il legame che simbolicamente e materialmente collega queste due parti; contiene ed esprime l'energia della pianta capace di vibrare con l'energia di altri esseri viventi. Il Fiore non più considerato come semplice simbolo di avvenimenti, messaggi e portatore di messaggi, ma espressione incanalata dell'energia straordinaria della Natura, capace di curare chiunque voglia vivere in armonia con se stesso.
secondo Julian Barnard:
Non bisogna essere veggenti per percepire il corpo luminoso di una pianta: chiunque lo può osservare empiricamente, purché abbia un di tempo a disposizione, condizione questa molto importante dato che il tasso metabolico vegetale è molto più basso. Se un atto respiratorio completo richiede ventiquattro ore, potrebbe essere necessario restate seduti per dieci o quindici minuti prima di cogliere la forza vitale di una pianta. Col tempo diventa, tuttavia, chiaro che ogni pianta emette energia oltre che assorbire quella solare. Le piante usano in genere l'energia ascendente per crescere, ma la concentrano soprattutto nei fiori.
XEspressione del fuoco, essi sono la sede di una trasformazione importante che genera nuova vita mediante la fecondazione e la produzione dei semi. L'energia emessa dal fiore è la più intensa: esso sboccia, raggiante di luce. L'energia è massima proprio durante la schiusa, quando il fiore è pronto per l'impollinazione il profumo, il colore e la forma indicano agli insetti che è giunto il momento di raccogliere nettare e polline. In questa fase, in cui l'energia del sole combina con l'elemento fuoco dei fiori stessi, questi vengono raccolti per preparare le essenze. Il modello energetico viene quindi liberato nell'acqua di sorgente, che diviene un mezzo per conservare e trasferire la vibrazione luminosa a un'altra persona, in un altro luogo. Se il fiore si trova all'apice dell'energia ascendente nella pianta, la radice si colloca alla base della luce discendente. Nella radice si accumula l'amido, una fonte energetica utile alla pianta per crescere nella stagione successiva. I semi, analogamente, ritornano alla terra, saturi di energia e di potenzialità vitali. C'è, tuttavia, un ulteriore movimento discendente, quello dell'energia luminosa presente nella pianta che si degrada e viene di nuovo trasformata in carbone, petrolio, gas, ossia nel fuoco, potenziale o reale, in forma solida, liquida o gassosa. Ed è questo fuoco che viene usato nel metodo della bollitura. * Il fuoco viene quindi trasformato da luce, attraverso gli zuccheri della fotosintesi, nei carboidrati composti dei combustibili fossili. Questi vengono poi bruciati e liberano nell'atmosfera luce, calore, gas e acqua. Un'analoga sequenza di trasformazione caratterizza il ciclo idrologico l'acqua trasportata dall'aria cade sulla terra sotto forma di pioggia, penetra nel suolo e raggiunge le falde acquifere sottostanti, per poi rinascere alla luce attraverso fonti e sorgenti, ma anche quello umano: nascita, vita e morte. Come l'acqua di sorgente, nasciamo e viviamo sulla superficie della terra, nella luce. Dopo la morte il corpo fisico ritorna nell'oscurità, agli elementi da cui è composto. O forse sarebbe meglio dire: torna alla luce?
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