L'energia dei Fiori di Bach

L'energia dei Fiori di Bach proviene dal concetto di Vibrazione: in natura (mondo minerale, vegetale, animale) ogni cosa ha un suo campo energetico che vibra in modi e con frequenze diverse e può essere, a sua volta, influenzato da altri campi energetici. Quindi anche i Fiori hanno un loro campo energetico che vibra, influenza e a sua volta influenzato da altri numerosi fattori: ecco perché è importantissimo il processo di raccolta, di estrazione e di conservazione. Questi elementi, infatti, possono determinare una variazione di modulazione e di intensità del campo energetico dei Fiori. La terapia vibrazionale si avvale di questa energia per agire a livello energetico, portando una sua specifica frequenza o vibrazione energetica. Le energie dei Fiori sono in grado di influenzare le vibrazioni di chi ne fa uso, di riequilibrarle a qualsiasi livello, influenzando la mente, le emozioni e il corpo stesso. Lo stato emozionale di un individuo alterato, ha come conseguenza diretta un'alterazione del suo campo energetico e quindi delle sue vibrazioni, le quali possono essere riequilibrate con l'energia sottile insita nei Fiori. I Fiori sono quelli individuati e selezionati dallo stesso Dr. Bach e sono specifici. I rimedi, non sono assolutamente nocivi, possono essere assunti indipendentemente dai pasti, contengono quantità minime di alcool, possono essere assunti con varie miscelazioni tra di loro. Chiaramente, occorre somministrare quelli specifici per ogni caso. Chi fa uso dei Fiori di Bach, sostiene che sono sempre efficaci nella loro specificità anche un loro uso prolungato non sembra essere dannoso e generare assuefazione in quanto le vibrazioni energetiche agirebbero sulla psiche. Secondo Bach l'uomo è in armonia con la natura, ma quando questo equilibrio per qualche motivo si rompe può giungere ad atteggiamenti negativi. Occorre, dunque, riequilibrare questa armonia di tipo energetico. Bach osservò per lungo tempo (dal 1930 al 1936) alcuni pazienti che soffrivano di disperazione, di insicurezza, di paura, spesso di aggressività e mise in evidenza come la disarmonia interiore che si veniva a creare in questi individui era strettamente collegata e intimamente connessa con i loro stati emotivi. La successiva ricerca scientifica ha evidenziato quello che Bach aveva scoperto: gli stati emotivi venivano somatizzati generando altre emozioni con stati vibrazionali alterati. Il Dr. Bach selezionò durante queste lunghe osservazioni, ben 38 essenze floreali, ognuna delle quali specifica per gli stati che aveva studiato e necessaria per ristabilire stati d'animo positivi stimolando la psiche. La cosa strabiliante è che non si può parlare di effetto placebo: infatti è stato dimostrato che l'efficacia della floriterapia è indipendente dal grado di fiducia che il paziente ha nei preparati che assume. Non esistono controindicazioni e gli unici effetti collaterali riscontrati in decenni di studio sono l'incremento delle attività oniriche che in qualche caso può risultare piuttosto vivace.

secondo il Dr Stefano Boschi 
Un segnale dell'azione benefica dei rimedi floreali lo possiamo individuare nel fatto che essi favoriscono nel paziente lo sviluppo di un ruolo attivo nei confronti della propria condizione di disagio, a differenza di quanto accade con gli psicofarmaci, spesso usati con atteggiamento di delega delle proprie responsabilità, onde evitare l'assunzione di un impegno personale. Nella concezione di Edward Bach i trentotto fiori sono infatti strumento per l'autotrattamento. All'interno di questa posizione di attiva partecipazione nei confronti della propria salute, vi è la presa di coscienza delle radici del proprio disagio. Se gli psicofarmaci di per sé non costituiscono un valido aiuto nell'incremento ditale consapevolezza, i 38 rimedi floreali invece la promuovono, in quanto ognuno di essi evidenzia uno stato emozionale negativo, che invita a riflettere sulla propria condizione e, come afferma Bach, sui propri "errori", offrendo nel contempo un valido aiuto per riprendere "la retta via" della salute e di una maggiore comprensione di se stessi. Questo fatto ci ricorda, di nuovo, che i rimedi floreali sono stati presentati da Bach come strumento di autoprescrizione e di autotrattamento, al punto in cui non necessaria (questo ovviamente solo nei casi in cui non sussiste una patologi: psichica vera e propria) alcuna formazione specifica, cosa che, sia per competenza che per legge, una persona non laureata in medicina non potrebbe fare con gli psicofarmaci.
Fonte. Il sentiero dell anima
Fiori di Bach e psicodinamica
di Stefano Boschi, psicologo, psicoterapeuta, NLP Master Trainer, presidente del CFR (Centro di Formazione e Ricerca in Psicoterapia Breve Integrata). Dalla sua attività di ricercatore nel campo della comunicazione in ambito clinico e della psicoterapia breve integrata nasce la Terapia dei Nuclei Profondi ©, metodo che sintetizza in modo sinergico alcuni dei massimi sistemi della psicoterapia tradizionale. Tiene corsi di formazione in diverse città italiane, rivolgendosi ai professionisti della salute mentale e a coloro che sono interessati ad acquisire gli strumenti fondamentali della comunicazione efficace.
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