Il Principio Transpersonale dei Fiori di Bach
il Principio Transpersonale è un concetto, uno schema che precede la Manifestazione ma che, nel momento in cui si materializza, diventa mente, emozione, informazione fisica e cellulare: umana, animale,minerale o vegetale. Accade così che Clematis, che esprime il Principio Transpersonale della Presenza in contrapposizione all’Assenza, possa essere utilmente prescritto sia per curare situazioni di assenza mentale che emotiva o fisica. In particolare, a livello fisico Clematis è stato validamente utilizzato oltre che nel trattamento della lipotimia e coma, anche nella cura del Morbo di Alzheimer e nella Sindrome di Down. Clematis apporta energia curativa necessaria a stimolare i meccanismi di rigenerazione cellulare in un corpo, tessuto od organo che in qualche modo si è “addormentato” per una deficienza circolatoria, neurologica, accidentale.
L’esperienza condotta dal Dr. Rossi e dal Dr. Setti al Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Pavia e riportata negli Atti del nostro I Congresso Nazionale A.M.I.F. ci dimostra che i fillosilicati posti in sospensione acquosa flocculano in maniera diversa a seconda dei Rimedi Floreali aggiunti alla sospensione, ed in particolare con Clematis il modello di flocculazione si adatta meglio alle condizioni sperimentali presenti. Se quindi Clematis esprime come Qualità la Presenza a tutti i livelli, non avrò bisogno di uno stato d’animo di assenza per prescriverlo, ma potrò aggiungere Clematis in cocktail con altri fiori, tutte le volte in cui il paziente mostra alla mia osservazione dei fenomeni fisici di assenza: una parte del corpo “addormentata” in seguito ad un accidente neurologico, circolatorio, una zona corporea che ha perso la sua sensibilità. Questo modo di prescrivere il rimedio indipendentemente dall’aspetto emozionale viene definito prescrizione sulla base del Principio Transpersonale letto nel paziente. E’ una modalità di prescrizione presente in Bach, come è stato evidenziato all’inizio di questo lavoro e più volte espresso tra le righe negli scritti del maestro. La stessa formulazione del Rescue Remedy è una formulazione su base tranpersonale universale. Se quindi il Principio Transpersonale ci permette di utilizzare il Fiore in maniera diversa, perché non usarlo localmente sotto forma di unguento? L’A.M.I.F. ha sempre insistito nei suoi corsi sull’opportunità di utilizzare i Rimedi anche in forma locale attraverso lozioni, unguenti, vaporizzazioni, bagni terapeutici. Molto è stato da me consigliato nell’arco di questi anni sull’uso locale dei Rimedi, in particolare nelle aree di somatizzazione: il groppo alla gola, la palpitazione, il respiro bloccato, lo stomaco congesto e così via. Spesso però questi studi, pur ammirevoli nel loro rigore scientifico, hanno avuto la pecca della poca semplicità, data la complessità clinica della loro traduzione pratica. Con la scoperta delle Qualità dell’Anima invece abbiamo, a mio avviso, aperto una frontiera importante per l’utilizzo locale dei Rimedi. Se quindi Vervain indica il principio della Moderazione, perché non usarlo sotto forma di crema, lozione o compressa su di una infiammazione acuta? Se Beech esprime la Tolleranza, perché non usarlo nelle intolleranze alimentari e localmente sotto forma di unguento nelle allergie cutanee acute e sotto forma di collirio e gocce endonasali nelle pollinosi? Seguendo questa teoria e con un pò di confronto si potranno scoprire sicuramente tantissime applicazioni locali e generali del Principio Transpersonale in terapia. In accordo con gli studi di R. Orozco posso segnalare che, anche nella mia personale esperienza più che decennale, ho riscontrato notevole giovamento nell’utilizzo locale di Elm (Sostegno/Sollievo) nei dolori acuti incontenibili, Larch nell’incapacità funzionale o motoria, Agrimony nel prurito, Crab Apple nelle infezioni, Olive nelle astenie, Rock Water nella rigidità, Star of Bethlehem nei traumi e nelle ulcere, Vine nelle cisti. A mero titolo esemplificativo nella tabella di seguito proposta vengono segnalati i principali usi locali del Principio Transpersonale in terapia. A seconda dei casi e tenendo presente sia il problema che il tipo di tegumento o mucosa su cui si opera, si opterà di volta in volta per il bagno terapeutico, l’olio da massaggio, la compressa, ll bendaggio, il collirio, le gocce endonasali, gli aerosol. Ma non per tutti i fiori c’è la stessa esperienza nell’uso locale del principio transpersonale. Per alcuni di essi: Star of Bethlehem, Impatiens, Olive, Clematis, Beech, Vervain e Crab Apple, l’esperienza è abbastanza condivisa e consolidata. Per altri siamo ancora in una fase avanzata di studio e di confronto. Lo scopo di questa relazione vuole anche essere un’esplicita richiesta di coinvolgimento del lettore affinché si attivino in noi l’entusiasmo e il fuoco interiore, che, se ispirati, sono il vero motore della ricerca, sia scientifica che personale. Umiltà, Pazienza, Fiducia, Audacia e Condivisione facciano della nostra Associazione un polo di ricerca , per il bene nostro e dei nostri pazienti
Per riferimento bibliografico:
PAOLELLI E. – Utilizzo locale dei rimedi floreali di Bach.
Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N°
2, 2001, pagg.
Indirizzo dell’Autore:
Prof. Ermanno Paolelli
- Titolare della Cattedra di Psichiatria Biologica
Facoltà di Medicina
Università di Scienze Umane e Tecnologiche
L.U.de.S. di Lugano ( Svizzera )
- Fondatore e Presidente dell’A.M.I.F.
Via Varthema, 34
40137 Bologna