La Milza/Pancreas

Questi due «organi» intervengono nella digestione (pancreas) attraverso le secrezioni che riversano nell'intestino tenue e nella composizione del sangue (milza) attraverso la produzione e l'immagazzinamento dei globuli rossi e bianchi.  Il pancreas controlla, mediante l'insulina che produce, il tasso degli zuccheri presente nel sangue e, mediante il succo pancreatico, partecipa attivamente alla digestione degli alimenti preparati dallo stomaco. Ci troviamo nel Principio energetico della Terra, mobilitato principalmente per il compito digestivo, con degli organi «bisognosi e lavoratori» che sono esecutori «seri e assennati». Le disfunzioni della milza e del pancreas indicano che abbiamo la tendenza a trascorrere la nostra vita troppo assennatamente, vale a dire lasciando uno spazio  nsufficiente al piacere, alla gioia.  Il dovere è importante, dal momento che il lato professionale e quello materiale rappresentano le cose essenziali. Di conseguenza alla vita manca quella dolcezza di cui tutti abbiamo bisogno. Le preoccupazioni materiali interiorizzate e le angosce ossessive, la paura di sbagliare o di non sapere, di non essere all'altezza, sono segni caratteristici dei problemi pancreatici o relativi alla milza.  La tendenza a vivere nel passato, per il timore di non riuscire a gestire il presente, o il fatto di coltivare ricordi di tale passato possono manifestarsi mediante disturbi o malattie della milza o del pancreas. Il bisogno di conformarsi alle norme, di rispettare le regole se non addirittura di dipendere da esse, può manifestarsi attraverso squilibri la milza e del pancreas. Ciò può essere riscontrato a livello energetico nel senso che l'energia della Milza-Pancreas presiede, oltre al resto, al ciclo i mestruale, più semplicemente chiamato «le regole». Lo ritroviamo anche nel diabete, nel fatto che le persone che ne sono affette devono essere molto attente alla «regolarità» della loro vita. Gli intervalli del pasto e tutte le abitudini di vita devono essere perfettamente «regolate» e rispettate quanto più scrupolosamente possibile, per evitare il rischio di scatenare una crisi. Gli squilibri pancreatici possono assumere due forme, l'ipoglicemia (mancanza di zuccheri nel sangue) e l'iperglicemia o diabete (eccesso di zuccheri nel sangue).  Cosa rappresenta lo zucchero nella nostra vita? <  Rappresenta la dolcezza, la gentilezza e per estensione diviene una prova d'amore o di riconoscenza. In tutte le culture del mondo lo zucchero è la ricompensa, il dono, la dolcezza che viene data ai bambini quando sono stati bravi (quando hanno rispettato le regole), quando hanno ricevuto bei voti a scuola, (hanno soddisfatto le norme) o semplicemente quando si ha voglia di loro piacere. Questo dono è sovente «materno».

Iperglicemia
La presenza eccessiva di zuccheri nel sangue ci dice che abbiamo difficoltà a gestire o ad ottenere la dolcezza nella nostra vita. Il diabete indica frequentemente che la persona ha avuto un padre eccessivamente e talvolta persino ingiustamente autoritario (eccesso di regole e norme) e che ha trovato un «rifugio» nella dolcezza protettiva della madre. Il cibo (madre) diventa allora un palliativo, uno sfogo importante e il diabete è la logica conclusione di un aumento di peso progressivo, ma sicuro. Alcuni shock psicologici intensi, nei quali l'individuo viene messo a confronto con la brutale distruzione delle sicurezze o delle convinzioni affettive, possono manifestarsi mediante la comparsa del diabete.

Ipoglicemia 
L' insufficienza di zuccheri nel sangue, ci parla invece della sofferenza opposta, legata all'incapacità, alla difficoltà a ricevere, ad accettare, a pensare di aver diritto alla dolcezza. E il caso frequente dei bambini non desiderati dalla madre e/o dei casi in cui il padre è stato «assente». L'assenza di rifugio materno produce un amalgama negativo con il cibo, che non viene amato o non viene accettato (anoressia) o, ancora, che viene assimilato unicamente nella quantità necessaria. Ma ciò avviene senza piacere e dolcezza, con una quantità minima di «zucchero». La ricerca delle norme o delle regole assenti conferisce un aspetto fisico spigoloso ed emaciato dove la rotondità (dolcezza) sono assenti.
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Insufficienza pancreatica
Gli squilibri pancreatici possono assumere due forme: ipoglicemia (ridotto livello di zuccheri nel sangue) e iperglicemia o diabete (eccesso di zuccheri nel sangue). Che cosa rappresenta lo zucchero nella nostra vita? È la dolcezza, la gentilezza e, per estensione, diventa una prova d'amore o di riconoscenza. In tutte le culture del mondo costituisce una ricompensa, un regalo che facciamo ai bambini quando sono stati buoni (hanno rispettato le regole), quando hanno preso un bel voto a scuola (hanno risposto alle norme) o semplicemente quando desideriamo far loro piacere. Questo regalo è spesso materno.
Libro: Dimmi dove ti fa male Glossario-Psicoenergetico
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La Milza è un organo linfoide, fragile (contenuto in una capsula), e ciò può spiegare la frequenza delle lesioni traumatiche. Il suo ruolo è quello di liberare il sangue dai globuli rossi vecchi e la linfa dai leucociti e dalle piastrine deteriorate. La milza appartiene al sistema linfatico, ovvero il sistema di difesa dell'organismo.  Esso è composto da un'armata, mentre la linfa e i vasi sanguigni corrispondono alle strade che percorre l'armata all'interno del corpo. Le mutazioni sono gli anticorpi, mentre i linfonodi sono le postazioni di difesa. La Milza è il cimitero in cui si seppelliscono i morti, Di conseguenza un problema con la milza riguarderà spesso delle battaglie perdute.

Rottura della milza:
Ho provato un senso di rivolta per aver fallito così penosamente?


Lesione della milza:
Ce l'ho con me stesso per aver fallito nei miei tentativi di presentare, un progetto che consideravo strepitoso? Ho la sensazione di aver fallito nella mia relazione di coppia ruolo di padre o madre o, ancora, di aver sbagliato tutto nella mia vita? Ho la sensazione di aver sfiorato il successo, di aver mancato un'occasione unica?

Ablazione della milza o splenectomia:
Mi sono forse sentito obbligato a deporre le armi? Mi trovo di fronte a una sconfitta o alla constatazione di un fallimento totale?

Linfoma della milza: 
Ho la sensazione che la lotta o gli sforzi che ho fatto per mia difendere la mia posizione siano stati vani e mi abbiano lasciato di fronte un fallimento?

Il Pancreas
E' una ghiandola a forma di cono posta dietro lo stomaco, che possiede una doppia struttura anatomica, corrispondente a una doppia funzione.  La parte più grande, il parenchima, è cosparso di «nidi» chiamati «isole di Langerhans», responsabili della  secrezione dell'insulina e del glucagone che regolano il livello del glucosio nel sangue.  Il parenchima produce gli enzimi digestivi che sono liberati dal condotto pancreatico principale, che raggiunge il dotto coledoco formando una piccola cavità, l'ampolla del Vater, che si apre sul duodeno. Il Pancreas ha dunque un ruolo digestivo e ormonale.  L'ipoglicemia e il diabete riguardano le isole di Langerhans, mentre la pancreatite il tumore del pancreas e la mucoviscidosi (fibrosi cistica) riguardano il parenchima, responsabile della secrezione degli enzimi digestivi. 

Pancreatite acuta: si tratta di un evento acuto con possibilità di recidiva. Può essere legata a una litiasi biliare o a un'intossicazione alcolica. La pancreatite acuta è spesso in relazione a una grande rabbia, mescolata a tristezza e a ribellione nei confronti di una situazione che consideriamo inaccettabile, ingiusta, al limite del tradimento. Ho vissuto una situazione che mi ha rattristato e rivoltato e che non posso accettare, ritenendola una mancanza di considerazione o peggio ancora, una carognata?

Pancreatite cronica: in questo caso la situazione infiammatoria e cicatriziale della struttura della ghiandola è permanente e colpisce la funzione digestiva in modo cronico. In questa patologia si ritrova spesso il rancore. Gli alcolisti sono i soggetti più esposti alla pancreatite, dato l'alcool vi contribuisce.  Tuttavia in molti di loro si ritrovano ci di rancore verso il padre, la madre o il partner che non li ha compresi, riconosciuti o che li ha abbandonati. Anche nei non alcolisti si trova il sentimento del rancore, ma sta volta nei confronti di una situazione che si considerai inaccettabile. Per esempio vicende ereditarie. Nutro rancore nei confronti di una persona che mi ha fatto soffrire o di una situazione che non ho mai digerito?

Tumore al pancreas: tumore esocrino che coinvolgi funzionale della ghiandola, ossia il parenchima. Spesso in relazioni a forti emozioni di tristezza, di rabbia o di repulsione in cui ci si può pensare: «Mi ripugna, mi disgusta». Può avere a che fare con una persona che si è approfittata di noi, un genitore che ci ha picchiato o che che ne ha fatte di tutti i colori, un parente o un amico che ci ha fatto una carognata. Può anche riguardare la difficoltà per mancanza di soldi, che che può indurci a pensare che la vita è ingiusta, perché alcuni vivono nell'opulenza mentre gli altri si trovano confrontati di continuo con la mancanza Nutro un profondo risentimento verso un parente che mi ha fatto del male? Trovo la vita ingiusta?
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Il ruolo della milza è di eliminare dal sangue i globuli rossi invecchiati e recuperare l'emoglobina liberando il ferro; la sua seconda funzione è lottare contro l'infezione producendo certi anticorpi, fagociti e linfociti che distruggono i microrganismi estranei. La milza rappresenta la nostra vittoria o il nostro fallimento negli scambi con gli altri. Quando questi scambi sono produttivi, la milza gode ottima salute, ma se gli scambi ci lasciano un'impressione di fallimento, la milza ne soffre.
• Ho l'impressione di aver fallito nei tentativi di presentare un progetto che ritenevo straordinario?
• Ho l'impressione di aver mancato di poco il successo, di essermi perso* una buona occasione, di aver mancato una relazione di coppia, la carriera, il ruolo di padre o madre, oppure di aver davvero sbagliato tutto nella mia vita?

Splenomegalia. Si tratta dell'aumento di volume della milza.  Può presentarsi in molte malattie, come la malaria, la mononucleosi infettiva, la tubercolosi, il tifo, e in affezioni del sangue quali la leucemia, la talassemia o l'anemia emolitica. Se la splenomegalia è legata ad una sola affezione della milza, si potrà verificare se chi ne è colpito ha maturato progetti eccessivamente ambiziosi, al punto da diventare megalomane. Quando la splenomegalia provoca una o più emorragie, può essere che vi sia una grande perdita di gioia connessa al fallimento di quell'ambizioso progetto. Ho forse investito tanta energia in un grande progetto che mi stava a cuore, e che non ha avuto successo?

Asportazione della milza (splenectomia), o milza scoppiata
Ho forse dentro di me una profonda impressione di fallimento? Attenzione: le parole che usiamo sono creatrici. C'era un tale che aveva un'espressione ricorrente: «Ho corso per farcela fino a farmi scoppiare la milza», e un giorno dovette subirne l'asportazione.

Diabete
Il diabete è una malattia per cui il pancreas non secerne affatto (o non abbastanza) l'insulina, ormone necessario all'assimilazione del glucosio per rispondere ai bisogni energetici cellulari, e consentirne l'immagazzinamento ad opera del fegato e delle cellule adipose. Il tasso di glucosio nel sangue si alza in modo anormale (iperglicemia), provocando un'eliminazione eccessiva di urina, e fame e sete intense. Esistono due tipi principali di diabete mellito:
- il diabete di tipo 1 detto anche insulino-dipendente;
- il diabete di tipo 2, o non insulino-dipendente.

Il diabete di tipo 1 è legato alla distruzione delle cellule beta-pancreatiche da cui deriva un'assoluta carenza d'insulina. Compare generalmente nei bambini, negli adulti prima dei trent'anni, senza precedenti in famiglia né sovrappeso. La comparsa è di solito rapida, e i primi sintomi sono sete e urina abbondanti. In passato era detto "diabete magro". Va trattato con insulina. Perlopiù è collegato ad una tristezza profonda perché non riusciamo a vivere secondo il nostro modo di pensare e di essere; tutte le nostre idee e i nostri desideri vengono sistematicamente respinti, bisogna agire in base a ciò che dicono il papà e la mamma, cosa che può indurci alla collera, al rancore e, soprattutto, al dolore di non sentirsi riconosciuti. Gianluigi ha ventinove anni, ed è insulino-dipendente. Ha perso la vista a vent'anni in seguito a un glaucoma correlato al diabete. Il padre gli imponeva continuamente il suo modo di vedere le cose, e qualsiasi idea o proposta venisse dal ragazzo era sistematicamente  respinta. Gianluigi non poteva fare nulla che non gli fosse stato imposto dal padre. Ne nacque un rancore nei confronti del padre. Gianluigi aveva deciso di non farsi operare per il glaucoma, ma il padre fu così insistente che alla fine Gianluigi si mise nelle mani del chirurgo. Prima dell'operazione non vedeva molto, ma se non altro vedeva. Dopo l'operazione, perse completamente la vista. Gianluigi soffriva molto di non poter più vedere il sole, i fiori, l'azzurro del cielo. Abbiamo lavorato insieme perché liberasse il rancore che aveva nei confronti del padre, e potesse ritrovare la gioia di vivere, ritrovando il piacere di "vedere" con gli altri sensi. Nelle settimane seguenti, Gianluigi poté ridurre il bisogno di insulina del 50%. Ho avuto l'impressione di non poter esistere così come sono? Nutro forse rancore per uno dei miei genitori, quello da cui mi sono sempre sentito frenato o trattato come un inferiore? Porto con me un senso di tristezza per non essere stato riconosciuto o preferito?

Il diabete di tipo 2 è legato a un malfunzionamento del pancreas. E perlo più osservabile in adulti sedentari di più di quarant'anni, con eccesso ponderale (da cui la frequente definizione di "diabete grasso"). Può rimanere stabile per anni e poi evolvere in numerose complicanze. In questo tipo di diabete il corpo produce insulina, ma in quantità insufficiente per soddisfare le necessità dell'organismo. Molto spesso esprime un forte bisogno di tenerezza, unitamente ad una personale difficoltà nel riuscire a manifestarla. Manco forse di gioia, del piacere o dell'essere messo in valore nel mio lavoro, nella mia relazione di coppia o, in generale, nella vita? Ho forse vissuto una situazione che mi ha guastato la felicità o mi ha tolto la gioia di vivere?

Il diabete gravidico è collegato ad una grande tristezza che si manifesta in quel periodo: ad esempio, per la perdita di una persona cara. Ho forse ricevuto una notizia o vissuto una situazione che mi ha particolarmente rattristata?

Il diabete insipido è piuttosto raro; è caratterizzato da poliuria (emissione di enormi quantità di urina diluita) e polidipsia (sete intensa). Vescica e urina sono correlate alla nozione di territorio: gli animali marcano il territorio urinando. Sono forse in lotta per una parte di territorio che mi spetta, ad esempio un'eredità?
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