Il Fiore di Bach Aspen secondo Mechthild Scheffer



FIORE DI BACH ASPEN – IL FIORE DEL PRESENTIMENTO
DA UN CUPO PRESENTIMENTO A UNA SENSIBILITA’ COSCIENTE

Aspen è legato al potenziale spirituale della sensibilità. Nello stato Aspen negativo si è assaliti da paure inconsce. Di coloro che hanno bisogno di Aspen si dice che sono venuti al mondo “con una pelle di meno”: infatti la linea di confine tra la loro percezione individuale della realtà fisica rispetto al piano della coscienza collettiva è molto sottile. Su questo piano si trovano, oltre alla percezione collettiva della vita quotidiana, anche concetti collettivi fiabeschi e simbolici, archetipi, superstizioni, per non parlare delle nostre rappresentazioni del paradiso e dell’inferno, e molti altri ancora. Ogni notte dobbiamo attraversare questo livello per poter accedere al livello transpersonale del nostro essere, poiché è qui che si stabilisce il contatto con l’Io Superiore, dal quale durante il sonno assorbiamo forze rigeneranti e risanatrici.

I soggetti che hanno bisogno di Aspen sono sommersi giorno e notte, senza rendersene conto, e in misura assai maggiore degli altri, da pensieri e rappresentazioni concettuali provenienti da questo livello astrale ed emozionale. Provano quindi pulsioni inconsce, che la loro coscienza non è in grado di elaborare allo stato di veglia, non conoscendone la fonte. Di qui nasce una forma di paura misteriosa, che sale lentamente lungo la schiena, fa venire la pelle d’oca e rizzare i capelli.
“Ho tanta paura, ma non so di cosa.” “Ho paura che succeda qualcosa di terribile ma non so che cosa potrebbe essere.” Sono affermazioni tipiche del tipo Aspen. Nei casi limite si soffrono le pene dell’inferno e tutto il corpo intero ne risente: tremito, palpitazioni, sudore improvviso, nodo allo stomaco, ma si tratta di una situazione sena rimedio, per la quale non si può far niente, e la frustrazione crea timori ancora più forti.
Quando si trovano in questo stato, i soggetti sono sperduti sul piano della massa di ricordi collettivi improntati all’angoscia e non possono quindi stabilire un contatto con l’Io Superiore, dal quale potrebbero attingere la forza necessaria.

Questa situazione sfocia spesso in manifestazioni come il sonnambulismo o gli incubi, dai quali ci si desta in preda al panico con il terrore di riaddormentarsi. In questi casi non serve neppure la rassicurazione che “è stata soltanto l’immaginazIone"



Fonte: Il Grande libro dei Fiori di Bach
Autore: Mechthild Scheffer

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